La Comark batte Agrigento
e spera ancora nei playoff

Successo annunciato per la Comark Treviglio formato casalingo. A farne le spese il quotato Agrigento che, in ogni caso, ha contrastato sino alle battute finali la vittoria al team locale. Due punti che danno ancora speranze di partecipazione ai playoff.

COMARK TREVIGLIO-AGRIGENTO 65-60
COMARK TREVIGLIO: Pederzini 13, Perego, Raminelli 2, Reati 18, Ferrarese 10, Cazzolato 10, Molinaro 8, Maspero 4, Carnovali, Tomasini. All. Vertemati.
AGRIGENTO: Chiaristella 12, Mian 10, Demartini 10, Anello, Brown 3, Moruzzi, Chiagig 12, Di Vicari 13. All. Ciani.

Successo annunciato per la Comark Treviglio formato casalingo. A farne le spese il quotato Agrigento che, in ogni caso, ha contrastato sino alle battute finali la vittoria al team locale. Due punti che consentono, così, al club del presidente Gianfranco Testa di continuare a inseguire l'obiettivo-playoff, megafonato dalla stessa dirigenza subito dopo i rinforzi invernali (Raminelli e Pederzini).

Ed è stato proprio Pederzini, assente domenica scorsa a Lucca, insieme a Reati e a un ritrovato Cazzolato a timbrare il rincorso verdetto finale. Inspiegabilmente sotto tono, invece Perego e il citato Raminelli (completamente a digiuno di canestri il primo; la miseria di due tiri liberi realizzati su quattro il secondo).

Decisivi, in casa Comark gli ultimi 120 secondi visto che sino a quell'istante il tabellone elettronico segnava l'inequivocabile parità. I parziali: 21-15 nei dieci minuti iniziali; 28-26 nei secondi; 42-44 nei terzi. Quella del team orobico è stata una prestazione di grande carattere oltre ad una prova difensiva particolarmente efficace.

Prossimo impegno per Reati e compagni, domenica 28, la trasferta contro Reggio Calabria, staccata di quattro lunghezze. Alla Comark urge il classico blitz (sarebbe ora dal momento che in trasferta non vince dal 1° novembre!) per non rassegnarsi, anticipatamente, a rimanere per il ventesimo anno consecutivo nella terza divisione del basket nazionale, al di là di quella che verrà, per l'ennesima volta, denominata.

Arturo Zambaldo

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