Calcio, 100 partite in serie A
Paolo Mazzoleni si racconta

Ventidue anni di fischietti eppure dice di aver sempre pensato a un fischio alla volta. «Quando ho esordito a Mariano non pensavo di arrivare in serie A, quando ho debuttato in A non avrei immaginato di arbitrare il derby a San Siro».

Ventidue anni di fischietti eppure dice di aver sempre pensato a un fischio alla volta. «Quando ho esordito a Mariano non pensavo di arrivare in serie A, quando ho debuttato in A non avrei immaginato di arbitrare il derby a San Siro. Ora che sono a 100 penso a quanto sarebbe orgoglioso mio padre e sogno un posto ai Mondiali».

Mister 100 fischietti in serie A, Paolo Mazzoleni, è un Tgv in accelerazione costante, una mongolfiera in perenne ascesa verso le nuvole più alte. Non è nato cometa, è diventato faro accendendo un lume alla volta. A 17 anni, all'esordio a Mariano, la tremarella gli fa dimenticare il pallone negli spogliatoi; a 31 anni l'Olimpico lo accoglie per sbirciarne l'esordio in serie A; a 36 anni, con 55 partite in A e una marea in B, è «internazionale»; a 38 anni, domenica scorsa, il designatore Braschi gli regala un cannolo al vetriolo, Catania-Palermo, per la sua centesima gara in serie A. L'ultima corona di una lunga incoronazione. «Sono felice».

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