Ardemagni, re dei bomber in B
Cosa deciderà l'Atalanta?

Guai non evidenziare con enfasi la classifica dei bomber di serie B che vede alla guida Matteo Ardemagni, ventiseienne punta del Modena ma di proprietà dell'Atalanta. Con la doppietta rifilata sabato alla capolista Sassuolo, Ardemagni ha così raggiunto quota 22 gol.

Guai non evidenziare con enfasi la classifica dei bomber di serie B che vede alla guida Matteo Ardemagni, ventiseienne punta del Modena ma di proprietà dell'Atalanta. Con la doppietta rifilata sabato alla capolista Sassuolo, Ardemagni ha così raggiunto quota 22 gol nelle 35 gare disputate.

A strizzare, giustificatamente, l'occhio non può che essere la proprietà e la dirigenza nerazzurra chiamata a fine stagione a scegliere tra il ritorno all'ovile del giocatore o il cederlo per fare cassa al miglior offerente. Una decisione che, già adesso, si prospetta non delle più facili ardua.

A renderla ancor più problematica è il ricordo della stagione flop di Ardemagni a Bergamo, subito dopo che venne acquistato dal Cittadella, investendo sui 4 milioni di euro, con ingaggio per 4 anni intorno ai 400 mila euro.

Ad attirare, allora, le attenzioni sul suo conto da parte dell'ex direttore generale Roberto Spagnolo e dell'attuale direttore sportivo Gabriele Zamagna furono le 22 reti messe a segno, nel club padovano, sempre in cadetteria. Le rivincite, di questi tempi, con la classica «R» maiuscola del calciatore e di coloro che avevano fortemente creduto in lui sono lì da vedere.

A questo punto, però, entra in ballo oltre all'aspetto finanziario (eventuali esigenze di bilancio) anche quello tecnico e magari altri ancora. Pensiamo, ad esempio, al fatto che spostandoci al prossimo torneo si sia ipotizzata, all'attacco, l'accoppiata Denis-Livaja con probabili cambi De Luca, Marilungo e Brienza senza contare i probabili partenti Budan e Parra, tuttora in organico.

E il rivitalizzato Ardemagni sarebbe disposto a sedersi in panchina o quanto meno a non vedersi garantita, in partenza, una maglia da titolare? Come se ciò non bastasse richiederebbe una precisa valutazione il discorso tattico che le caratteristiche di Ardemagni imporrebbero allo scacchiere gestito dal confermatissimo Stefano Colantuono. Insomma ce n'è da discutere in questo caso in maniera sicuramente piacevole.

Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA