Sale l'attesa per la Juventus
Raimondi: ci è mancata la verve

Cresce l'attesa in vista della Juventus e l'Atalanta non ha tempo di leccarsi le ferite dopo la sconfitta col Parma, nonostante la mancata conquista di punti fondamentali per la matematica salvezza. Raimondi: ci è mancata la zampata vincente.

Cresce l'attesa in vista della partita contro la Juventus, in programma al Comunale mercoledì 8 maggio alle 20.45, e l'Atalanta non ha tempo di leccarsi le ferite dopo la sconfitta contro il Parma, nonostante la mancata conquista di punti fondamentali per la matematica salvezza.

«Onestamente non è stata una bella partita da parte nostra, ma il gol rocambolesco allo scadere ha cambiato il match, perché poteva mettersi su binari diversi - ha affermato il giocatore atalantino Cristian Raimondi -. Ogni tanto incappiamo in queste giornate, dove ti accorgi che puoi fare, ma non riusciamo a dare la zampata vincente che poi ti cambia le partite. Non eravamo arrembanti come in altre partite, ma ci stavamo comportando un po» meglio noi. Potevamo fare meglio, visto che anche loro non erano al massimo. Non siamo ancora salvi finché non lo dice la matematica: il bicchiere sarà sicuramente mezzo pieno con la salvezza, poi ci saranno delle recriminazioni su qualche partita».

Contro i ducali il laterale bergamasco rientrava dopo 3 turni di squalifica, accompagnati da un normale silenzio dopo l'espulsione di San Siro per un colpo «proibito» rifilato all'ex Schelotto. Alla prima occasione utile quindi, il Cr 77 nerazzurro ha detto la sua su quanto successo a Milano. «Mi dispiace per l'episodio, da evitare in un campo da calcio visto l'esempio che dobbiamo dare ai bambini e di questo me ne rammarico. Ero fiducioso vedendo gli altri casi che mi potessero togliere una giornata. È successo in una fase concitata, dove stavamo portando a casa un risultato storico: il mio ricordo va a quel 4-3 e a parlarne ho ancora i brividi. È la prima volta che mi capita un episodio del genere, è stato un gesto istintivo. Se ne è parlato talmente tanto che è stato difficile nasconderlo in famiglia, soprattutto alla bimba più grande: alla sua classe sono andato due giorni dopo a spiegare cosa era successo. Non c'era premeditazione, Schelotto ha fatto la sua scelta e siamo stati contenti per lui, poi sicuramente negli ultimi 6 mesi ha vissuto momenti non facili qua a Bergamo».

Per la quota salvezza tutto è nelle mani del Palermo, che regalerebbe la permanenza in A all'Atalanta in caso di sconfitta contro l'Udinese. Sicuramente i nerazzurri non devono aspettarsi regali dai campioni d'Italia, che vanno alla ricerca del record di punti dopo aver conquistato lo scudetto. «Io ci credo e dobbiamo farlo tutti. La Juventus non ci regalerà niente, vogliono vincere per fare il record di punti. Noi non siamo ancora salvi e sarà una guerra sportiva, ci sarà un'atmosfera fantastica e dobbiamo portare a casa dei punti per la matematica salvezza. Sappiamo che ci sono superiori come valori, ma nel nostro piccolo qualche soddisfazione ce le siamo presa e vogliamo farlo anche mercoledì. Nella mia mente resta quella vittoria di Coppa Italia con gol di Gallo (1995-1996 ndr). Contro i bianconeri non ho mai vinto, ma ho esordito da titolare in A con il Palermo e con il Vicenza ho segnato a Buffon a Torino. Salto di là anche se dovesse segnare un mio compagno il gol della salvezza. Spero di chiudere la carriera qua a Bergamo».

Simone Masper

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