Il calcio non per i più bravi
Il progetto Virescit si presenta

Educare al fair play, far giocare tutti, indipendentemente dalle capacità tecniche, usare il calcio come aggregatore sociale di bambini e ragazzi, chiamati anche al ruolo di dirigente: sono queste le caratteristiche del «progetto Virescit». Sabato l'open day.

Educare al fair play, far giocare tutti, indipendentemente dalle capacità tecniche, usare il calcio come aggregatore sociale di bambini e ragazzi, chiamati anche al ruolo di dirigente: sono queste le caratteristiche del «progetto Virescit». Sabato l'open day.

«Siamo un gruppo di ragazzi tra i 16 ed i 25 anni, tutti studenti, prevalentemente universitari, con il supporto di 4 adulti, mossi dal desiderio di realizzare un progetto un po' ambizioso - scrivono i promotori dell'ibniziativa -. Un anno fa abbiamo costituito l'Associazione Sportiva Dilettantistica Virescit, senza scopo di lucro, per offrire ai bambini ed ai ragazzi l'opportunità di giocare a calcio in modo sano, con attenzione primaria al fair play, e contemporaneamente coinvolgerli in un Centro di aggregazione giovanile, che sappia favorire occasioni di integrazione e divertimento».

«Lavoreremo con la metodologia dell'educazione tra pari; anche a scapito dei risultati, garantiremo a tutti il diritto di giocare, e non di stare in panchina a guardare altri (i più bravi ?). I ragazzi, oltre che a giocare, saranno chiamati a ricoprire incarichi e ruoli di dirigente, al fine di evitare una qualsiasi barriera all'interno del gruppo e favorire la crescita, la responsabilizzazione ed il coinvolgimento del singolo; come abbiamo fatto per tutta la stagione appena trascorsa. Al termine di ogni partita arbitro ed avversari verranno coinvolti nel terzo tempo, per chiacchierare davanti ad un piatto di pasta. Al termine dell'allenamento, almeno una volta a settimana, i ragazzi si fermeranno in sede e, dopo aver mangiato una pizza o qualcos'altro preparato da loro stessi, saranno coinvolti in giochi di gruppo, nella visione di un film oppure nell'incontro con un Magistrato, un volontario che assiste i bisognosi, un missionario, ecc.».

«Siamo inoltre convinti che lo sport sia un diritto e che, pertanto, debba essere accessibile a tutti. Ai ragazzi non verrà quindi richiesta la quota annua d'iscrizione (che in tutte le società è di almeno € 200)».

«Don Sergio, Parroco di San Francesco, credendo nel nostro progetto, ci ha messo a disposizione l'Oratorio di Viale Venezia, a Bergamo. Ora dobbiamo riuscire a coinvolgere i ragazzi del quartiere e delle zone limitrofe (Boccaleone, Celadina, Borgo Palazzo)».

«Per farci conoscere e raccogliere adesioni organizziamo l'Open Day Virescit 2013: chiunque ami giocare, senza stare in panchina e sentendosi protagonista di un'associazione sportiva ed ha un'età compresa tra i 10 ed i 18 anni, è invitato sabato 1 giugno, dalle 14.30 in avanti, presso l'Oratorio di San Francesco in Viale Venezia (vicino al Campo Coni). Sarà una giornata indimenticabile, con musica, partitelle di calcio non agonistiche dove a vincere sarà il divertimento e giochi a quiz sportivi. Ci sarà la merenda offerta dai ragazzi della Virescit e la sera una bella spaghettata e l'incontro con i genitori».

«Chiediamo quindi alle Istituzioni (Comune e MIUR X Ambito territoriale BG), ed a chiunque possa farlo, di aiutarci a diffondere la nostra associazione».

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