Colantuono «anticipa» il mercato:
calma, siamo sulla strada giusta

Domenica 7 luglio torna a Bergamo, ma è come se non si fosse mai mosso. Colantuono ha trascorso le vacanze con la famiglia a San Benedetto, ma con l'orecchio a Bergamo, e a Milano. L'Atalanta non ha ancora preso i rinforzi tanto attesi, il tecnico di Anzio è tranquillo.

Domenica 7 luglio torna a Bergamo, ma è come se non si fosse mai mosso. Stefano Colantuono ha trascorso le vacanze con la famiglia a San Benedetto, ma col l'orecchio a Bergamo, e a Milano. E nonostante l'Atalanta non abbia ancora preso i rinforzi tanto attesi, mai come quest'anno il tecnico di Anzio a 48 ore dalla ripresa è assolutamente tranquillo. Quasi serafico.

«Il fatto è - comincia Colantuono - che io parto da un presupposto fondamentale: con la famiglia Percassi e con il d.g. Marino alla fine del campionato abbiamo messo dei punti fermi sui quali c'è stata totale condivisione. Io sono sereno perché so che gli obiettivi condivisi li raggiungeremo».

Quindi la squadra sarà migliorata.
«Proveremo a farlo».

E snellita. Pare che non convocherete alcuni dei tesserati.
«Tra gli obiettivi c'è la riduzione numerica dell'organico. Per questo non verranno in ritiro Contini, Scaloni, Radovanovic e Scozzarella. Io li ringrazio di cuore per il contributo che ci hanno dato fin qui, ma non partiranno con noi».

Diamo per fatti Acerbi e Migliaccio? Pare che li abbia voluti lei...
«Io li darò per fatti quando avranno firmato. Ma non mi costa dire che questi giocatori fanno al caso nostro. Entrambi. Sono da Atalanta, utili per le qualità tecniche e personali. Sono giocatori di categoria, affidabili. Di certo, se arriveranno, ci miglioreranno».

Adesso si parla di Bianchi.
«Conosco Rolando come le mie tasche, so quanto può essere utile ed è un giocatore svincolato: ovvio che nella nostra fascia non c'è società che non lo vorrebbe. E comunque il suo eventuale arrivo sarebbe in aggiunta ai giocatori con i quali pensavamo di rinforzarci».

Bonaventura resta, vero?
«Partirà bene con noi, vedrete. Ma se arrivasse la richiesta irrinunciabile, sono certo che la società lo sostituirà in modo adeguato. Non ho dubbi».

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