Comark sponsor della Virtus Bergamo
Lentsch: «Rilancio del basket cittadino»

Massimo Lentsch, titolare della Comark spa, è rimasto lontano dal pianeta-basket soltanto una settimana. Sponsor nell'ultimo quadriennio della Blu Basket Treviglio ha ceduto alle insistenze della della Virtus, sodalizio cittadino di solide tradizioni che milita nella ex serie C.

Massimo Lentsch, titolare della Comark spa, è rimasto lontano dal pianeta-basket soltanto una settimana. Sponsor nell'ultimo quadriennio della Blu Basket Treviglio ha ceduto alle insistenze della della Virtus, sodalizio cittadino di solide tradizioni che milita nella ex serie C nazionale.

L'aver trasferito, a tempo di record, il marchio della sua azienda da Treviglio a Bergamo va vista nell'ottica della grande passione per il pallone a spicchi e nella consapevolezza di poter ridato alla Virtus stimoli e motivazioni in mancanza dei quali il futuro sarebbe stato nebuloso.

È Lentsch a entrare nei particolari. «Dal giorno in cui non ho rinnovato l'accordo con la Blu Basket hanno bussato alla porta diversi sodalizi dei più variegati anche da fuori provincia. Alla fine ho optato per la la Virtus, una volta constatati la serietà della dirigenza e gli obiettivi della stessa che con la mia adesione parlano adesso di risalita, in tempi ragionevoli, verso categorie maggiormente nobili. Del resto, in parecchi, mi ricordano che al palasport di piazzale Tiraboschi negli anni d'oro di Alpe e Celana il richiamo era notevole segno evidente che lo specifico catino d'utenza esiste indiscutibilmente».

Un attimo di pausa e Lentsch, tornato, dal tone di voce, il vulcanico personaggio dei recentissimi tempi vissuti al «PalaFacchetti», ha aggiunto: «Per me, poi, si tratta di salvaguardare l'immagine della Comark spa: guai, infatti, se venisse scalfita dai risultati».

Infine, Lentsch non nasconde un ruolo operativo: «D'accordo con il presidente Maurizio Giacometti e i suoi più stretti collaboratori, abbiamo parlato di ristrutturare, nonché, professionalizzare il club assegnando ruoli e funzioni in grado di far lievitare l'ambizioso progetto prefissato».

Alle parole di Lentsch hanno fatto seguito quelle di un raggiante Giacometti: «Ci voleva eccome - ha precisato lo storico numero uno - questa ventata di entusiasmo coniugabile con le risorse finanziarie del caso. Abbinare il nome prestigioso della Comark al nostro è sinonimo di certificato orgoglio. La disponibilità di Lentsch anche per un discorso gestionale rappresenta la classica ciliegina sulla torta».

E adesso sotto con il confezionamento del team che anche nel prossimo campionato giocherà sul parquet del centro sportivo Italcementi di via Statuto. Assisteremo all'inizio di una graduale cavalcata verso palcoscenici più consoni alle tradizioni della pallacanestro locale?

Arturo Zambaldo

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