Atalanta ancora spumeggiante
Battute Feralpi Salò e Renate

Atalanta show in precampionato, l'esatto contrario della scorsa estate quando i nerazzurri erano soliti zoppicare per condizione e risultati. Nel doppio confronto di mercoledì, in Alta Valle Seriana, gli atalantini hanno colto altrettante vittorie: contro il Feralpi Salò (4-0) e il Renate (1-0), entrambi team della ex serie C.

I successi della squadra di Stefano Colantuono seguono quelli ottenuti in rapida successione con Gandinese (8-0) Lumezzane (3-1) e Udinese (5-2).

Anche nelle due ultime gare gli atalantini hanno confermato di essere sulla buona strada sia per quanto concerne la prestazione atletica sia quella tecnica-tattica.

Nel corso degli 80' di gioco (40' per ciascun tempo) sono stati utilizzati tutti i giocatori che dalla ripresa dell'attività si trovano a Rovetta ad eccezione degli infortunati Brienza, Cazzola e Giorgi. Si è rivisto dopo la lunga assenza per i gravi infortuni Marilungo impiegato ad un quarto d'ora dalla fine con il Renate.

All'ex sampdoriano dai circa 500 tifosi che hanno riempito la tribuna sono stati riservati copiosi applausi e incitamenti. Anche a Raimondi, che aveva disertato le precedenti amichevoli, sono stati concessi una ventina di minuti.

Il modulo privilegiato dal mister è rimasto il 4-3-3. A livello individuale si sono distinti Denis (autore di una doppietta contro il Feralpi Salò) Moralez (spettacolare il gol segnato sempre al Feralpi Salò) e Livaja.

Ma vale la pena ribadirlo, chi più chi meno pure gli altri nerazzurri hanno assolto il rispettivo compito in maniera più che positiva ad eccezione di Yepes apparso non ancora al top.

Per la cronaca questa la successione delle reti con il Feralpi Salò: 11' Migliaccio, 17' e 60' Denis, 67' Moralez. Il gol vincente con il Renate, invece, è stato messo a segno al 15' da Cigarini su calcio di rigore per fallo su Ardemagni.

Giovedì gli atalantini effettueranno una sola seduta di allenamento, nel pomeriggio. Dopodichè incontreranno i rappresentanti dei club degli Amici  dell'Atalanta.
Arturo Zambaldo