Lucchini: «Durissima a Napoli
ma non punteremo al pareggio»

Al quartier generale atalantino è iniziata la settimana d'avvicinamento dell'Atalanta alla partita contro il Napoli, in campo in terra campana nell'anticipo di sabato 14 settembre alle 20.45. A Zingonia ha parlato il difensore nerazzurro Stefano Lucchini.

Al quartier generale atalantino è iniziata la settimana d'avvicinamento dell'Atalanta alla partita contro il Napoli, in campo in terra campana nell'anticipo di sabato 14 settembre alle 20.45. A Zingonia ha parlato il difensore nerazzurro Stefano Lucchini, autore del 2-0 nell'ultimo match di campionato contro il Torino.

La trasferta di Napoli è una di quelle più toste del campionato, ma Lucchini non dispera e guarda con fiducia al probante match. «Dobbiamo partire per fare il meglio possibile, sapendo che i partenopei sono una grande squadra e che c'è entusiasmo, ma negli ultimi due anni abbiamo fatto belle figure a Napoli - ha affermato l'ex sampdoriano -. Hanno perso Cavani, ma hanno Higuain e sono forti come negli ultimi due anni».

«Non andiamo là per un pareggio, la nostra mentalità deve essere questa per fare più punti possibili il prima possibile. Hanno più scelta nella rosa rispetto a prima, quando dipendevano dalla verve realizzativa di Cavani. Potrebbero avere qualche problema dietro, probabilmente si devono assestare e noi dobbiamo cercare di sfruttare questo. La Juve la vedo ancora troppo forte per il campionato e il Napoli può essere quella che gli darà più fastidio».

Contro il Napoli lo schema atalantino potrebbe cambiare, vista l'evoluzione delle prime partite. Dal 4-3-3 si potrebbe passare a una difesa a tre con il possibile inserimento dello stesso Lucchini. «Se sarà così il mister lo proverà in settimana quando torneranno i Nazionali, perché in quella scorsa abbiamo lavorato fisicamente. La possiamo interpretare, c'è Mario (Yepes ndr), un ottimo giocatore con esperienza internazionale e anche per far partire l'azione da dietro è un'arma in più. Ho giocato due anni a tre con Mazzarri e mi sono trovato molto bene: il salto l'ho fatto con la difesa a 4 di Del Neri, ma non ho grandi preferenze, l'importante è giocare».

L'ultimo anno a Bergamo non è stato facilissimo per il difensore lombardo, prima in panchina, poi tornato titolare sul finale della scorsa stagione e in estate dato per partente: il gol contro il Torino è il segno di un riscatto appena iniziato. «Era da nove anni che non segnavo in campionato e da 5 in Europa League e finalmente è arrivato. Mi è mancato tantissimo, perché è sempre quel qualcosa in più che mancava. Qualche sassolino me lo sono tolto, perché da gennaio scorso sono uscite voci diverse addirittura che non rientravo nemmeno nei piani della società».

«L'anno scorso sono entrato nel momento migliore della squadra e penso di aver dimostrato di dare il massimo e risultare utile a questa squadra, quando sono stato chiamato in causa ho sempre dimostrato di poterci stare, come lo dice la mia carriera. Il rinnovo del contratto? Ne stiamo parlando con la società: chiedete a loro».

Simone Masper

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