Atalanta, ci si può consolare
Molto positivo l'esordio di Baselli

Per trequarti di gara l'Atalanta ha sfiorato l'impresa di lasciare il pressoché impossibile campo di Napoli imbattuta. Due gli episodi, in rapida successione, che hanno fatto svanire la possibilità di centrare un risultato positivo.

Per trequarti di gara l'Atalanta ha sfiorato l'impresa di lasciare il pressoché impossibile campo di Napoli imbattuta. Due gli episodi, in rapida successione, che hanno fatto svanire la possibilità di centrare un risultato positivo. L'errore difensivo al 26' della ripresa che ha consentito alla squadra di Benitez di portarsi in vantaggio e l'espulsione di Cigarini, avvenuta tre minuti dopo.

Sino a quel momento si era vista una Atalanta assai quadrata con un reparto arretrato in grado di contrastare a dovere le azioni offensive di avversari non a caso in vetta alla classifica. L'annunciato modulo dei tre centrali a protezione di Consigli, con Raimondi e Del Grosso lungo le fasce; un centrocampo a tre e in avanti il trequartista Bonaventura e la punta Denis è apparso, sino all'1-0 partenopeo, tra i più azzeccati.

Al di là del rammarico per la sconfitta c'è di che consolarsi per la buona prestazione dell'intero collettivo. Tra le note liete la migliore va ricercata nell'esordio dall'inizio in serie A di Baselli, preferito all'ultimo istante all'esperto Migliaccio. Il giovane centrocampista ha confermato ciò che di buono già si sapeva: qualità nelle giocate, posizione, visione di gioco e, scusate se è poco.

La sua candidatura per la prossima sfida casalinga di domenica con la Fiorentina sembra, a questo punto, fisiologica. Non altrettanto da salti di gioia il cartellino rosso rimediato, per doppia ammonizione, da Cigarini. Ci sarebbe, infatti, piaciuto vedere la reazione dei nerazzurri con Cigarini al suo posto sino al fischio finale.

Ultima considerazione: allo stadio San Paolo sono rimasti ancora a digiuno con il gol gli attaccanti dopo che all'esordio con il Cagliari e nella seconda di campionato con il Torino le funzioni da bomber le avevano svolte i centrali Stendardo (in due occasioni) e Lucchini.

Arturo Zambaldo

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