Favini si illumina: «Baselli?
Quello vero è anche più forte»

«Il ragazzo stupirà». Occhio, il meglio del ragazzo deve ancora arrivare. Regista, mezzala, magari trequartista? «Personalità», dice Mino Favini, quello è l'oro di Daniele Baselli. Un po' di Cigarini, un po' di Montolivo.

«Il ragazzo stupirà». Occhio, il meglio del ragazzo deve ancora arrivare. Regista, mezzala, magari trequartista? «Personalità», dice Mino Favini, quello è l'oro di Daniele Baselli. Avrà pure le spalle ancora strette, ma la ricetta del «ragazzo» è intrigante: un po' di Cigarini, un po' di Montolivo.

«Il meglio di Baselli non l'abbiamo ancora visto, neanche a Napoli: ha la personalità per stupire, può fare tutto, ma non diamogli un ruolo fisso. E poi deve ancora farsi, guardategli la faccia da bambino. Dobbiamo dargli il tempo di sbagliare».

A Napoli Baselli ha sbagliato poco. Un po' sorpreso lo è anche lei, mister?
«No. Baselli a Napoli ha fatto una buona gara, non eccezionale. Può fare di più, bisogna dargli tempo di prendere confidenza con l'ambiente, con lo spessore delle partite».

Baselli è il vice di Cigarini, è una mezzala o è un jolly per tutti i talenti?
«Gli va lasciato il tempo per capirlo e farlo capire, ma ha la personalità per non fare fatica. Il ruolo più congeniale resta quello di regista "basso", di centrocampista di costruzione».

C'è molto di Montolivo, secondo molti. È davvero così?
«In qualcosa, non in tutto, Daniele mi ricorda Riccardo, a cominciare dalla struttura fisico-atletica. Baselli, come Montolivo alla sua età, è un tardivo, vale a dire deve ancora maturare fisicamente. Ma lavorando può fare bene anche in fase difensiva e con Colantuono metterà su chili di muscoli e farà esperienza».

Lei ha detto che a Napoli non si è visto il meglio di Baselli. Che cosa ancora non abbiamo visto?
«Personalità, convinzione in quello che fa, anche in fase conclusiva. Daniele ha un buon tiro ma finora ha segnato poco».

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