Baselli, da promessa a certezza
già domenica con la Fiorentina?

Non pesiamo di eccessiva responsabilità Daniele Baselli, il ventunenne centrocampista centrale riscattato strategicamente alle buste, in estate, dal direttore generale nerazzurro Pierpaolo Marino su preciso imput del presidente Antonio Percassi.

Non pesiamo di eccessiva responsabilità Daniele Baselli, il ventunenne centrocampista centrale riscattato strategicamente alle buste, in estate, dal direttore generale nerazzurro Pierpaolo Marino su preciso imput del presidente Antonio Percassi.

C'è chi parla di una prova del fuoco già domenica allo stadio Azzurri d'Italia contro la Fiorentina visto che partirà subito da titolare in sostituzione dello squalificato Cigarini. Condividendo la considerazione si correrebbe il grave rischio di fare scendere in campo il giocatore oltremodo condizionato.

Provate a immedesimarvi nel ragazzo e ai riflettori (telecamere, media e tifosi) puntatati, inevitabilmente su di lui. Per di più dovendo giostrare di fronte ad avversari di notevole caratura. Per carità Baselli, nonostante l'invidiabile carta d'identità, non è comunque giocatore di primissimo pelo essendo reduce da un intero campionato cadetto e con presenze nella Nazionale azzurra under 21.

Tutte esperienze di indiscutibile profilo ma da qui a bruciare le tappe in tempi brevi non è così scontato per chicchessia. Non a caso capitan Bellini, ospite lunedì scorso a «TuttoAtalanta», ha raccomandato su Bergamo Tv con insistenza un'infinità di pazienza ai supporter citando appunto Baselli. Altra cosa, invece, auspicare che il giovane bresciano confermi a pieni voti le qualità tecniche e caratteriali certificate all'unanimità da addetti ai lavori accreditati.

Non ci si deve, del resto, atteggiare a sottili intenditori per ritenere Baselli un talentuoso sotto ogni aspetto. A suo favore parlano la sensibilità dei piedi, la visione di gioco e il senso della posizione ma è chilometrico l'elenco di giovani calcisticamente dotati poi finiti ben presto nel totale dimenticatoio.

Fermo restando che se al termine della sfida con l'undici di Vincenzo Montella potremo etichettare Baselli da «promessa addirittura a certezza» non esiteremo un istante a brindare con champagne rigorosamente di marca.

Arturo Zambaldo

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