Cuck Jura non dimentica:
«Vi penserò intensamente»

«Sono trascorsi qualcosa come trent'anni ma il ricordo dell'esaltante cavalcata in serie A1 con la maglia dell'Alpe Sav è rimasto indelebile. Il coro "Ciuk-Ciuk-Ciuk Jura" scandito dalle tribune del palasport di Bergamo dagli oltre 3 mila tifosi è impossibile dimenticarlo».

«Sono trascorsi qualcosa come trent'anni ma il ricordo dell'esaltante cavalcata in serie A1 con la maglia dell'Alpe Sav è rimasto indelebile. Il coro "Ciuk-Ciuk-Ciuk Jura" scandito dalle tribune del palasport di Bergamo dagli oltre 3 mila tifosi è impossibile dimenticarlo. E sì che, specie in Italia di risultati di rilievo ne ho centrati parecchi, ma quella promozione ha avuto ben altro significato fors'anche perché dall'inizio alla fine fummo ininterrottamente in vetta alla classifica. Mi spiace tantissimo non rivivere quella impresa in occasione dell'evento di giovedì sera nel palazzetto del Centro sportivo Italcementi, sede di parecchi allenamenti della mia ex squadra. In ogni caso vi penserò intensamente!».

E' il messaggio dell'indimenticabile «sceriffo del Nebraska» inoltrato da Columbus, dove da sempre risiede. Non ci sarà, dunque, l'incontenibile mangia canestri degli Anni '80 ma quella di giovedì sera sul parquet di via Statuto (si comincerà alle 19 con la sfilata delle giovanili della Virtus), in città, sarà una rimpatriata del tutto inedita.
Massimo Lentsch, titolare della Comark, fresca di sponsorizzazione alla Virtus ha aperto i cancelli dell'arena cittadina a coloro che nel corso degli anni hanno giocato nell'Alpe e nel Celana, i soli due club orobici in grado di conquistare, sinora, prima e seconda divisione nazionale. Ed a unirsi ai protagonisti di un tempo ci saranno, ovviamente, i due timonieri che ne hanno firmato le gestioni: il mitico presidentissimo Dante Signorelli e il non da meno celebrato Gianbattista Begnini.

Non risponderà all'appello il leggendario don Franco Maggioni che dal suo «collegio» e per quasi mezzo secolo ha formato generazioni di baskettari praticanti e soprattutto di uomini. Accontentiamoci della sua forte e amorevole presenza dall'alto.

Arturo Zambaldo

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