Pinotti si ritira a fine ottobre:
«Spero di restare nel ciclismo»
Marco Pinotti, il 37enne ciclista-ingegnere di Osio Sotto, ha annunciato il suo ritiro dalle corse a fine ottobre: ancora tre appuntamenti, il Lombardia, il Giro di Pechino e il Gp della Nazioni a cronometro a Nantes. «Spero di restare nel mondo del ciclismo».
Pinotti, allora da domani trippa, pasta e fagioli, torta Sacher, caffé corretto?
«Piano, piano. Smetto di correre, sì, ma soltanto a fine stagione. Sono appena rientrato da un allenamento sulle strade del Giro di Lombardia».
Quindi domenica la vediamo in gara?
«Certo che sì. E dopo il Lombardia volo in Cina per il Giro di Pechino, gara World Tour, dall'11 al 15 ottobre. E poi ancora il Gran premio delle Nazioni a cronometro, a Nantes, il giorno 21. Ecco, quella sarà la mia ultima corsa».
Quando ha preso la decisione del ritiro?
«Durante la Vuelta. Ma con il mio team, la Bmc, avevamo concordato di congelare la notizia fino a dopo il Mondiale».
Qual è lo stato d'animo che prevale in questo momento?
«Un miscuglio di sensazioni, non ce n'è una prevalente. Posso dire eccitazione, curiosità di immaginare come sarà dopo. Ma non ho ancora realizzato. Penso che me ne renderò conto quando non ci sarà più l'obbligo di salire in bicicetta, ma solamente il piacere».
Il futuro?
«Mi piacerebbe restare nel ciclismo, magari al centro di un progetto serio, per mettere a disposizione l'esperienza accumulata».
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