Prodigio Consigli su quella parata:
non so nemmeno io come ho fatto

Chi l'ha detto che un portiere non ti possa far vincere una partita? È vero che se il portiere para e gli attaccanti non segnano finisce 0-0, ma parate come quella sfoderata da Andrea Consigli al 40' della ripresa valgono un gol decisivo.

Chi l'ha detto che un portiere non ti possa far vincere una partita? È vero che se il portiere para e gli attaccanti non segnano finisce 0-0, ma parate come quella sfoderata da Andrea Consigli al 40' della ripresa valgono un gol decisivo.

Non è la prima volta e non sarà l'ultima. Anche con il Torino il numero 47 nerazzurro aveva messo la sua firma in calce sulla vittoria con un intervento fenomenale con la gamba su un tentativo ravvicinato di D'Ambrosio. E l'intervento di domenica, sul colpo di testa di Pellissier è stato un capolavoro: reattività, esplosività, istinto, tecnica.

«Sì, possiamo dirlo, è stata una parata da tre punti, a pochi minuti dalla fine» concorda il portiere nerazzurro. Al 40' della ripresa ha messo in cassaforte una vittoria che altrimenti sarebbe a quel punto sfumata. «Non so bene neanche io - racconta Consigli - come è stata quella parata. Mi hanno detto che poi ho deviato la palla contro la traversa, ma non me ne sono neanche reso conto: in quel momento ho pensato solo a tirarla fuori. Poi è stato bravo anche Lucchini a salvare sul successivo tiro di Pellissier».

Consigli si conferma uno dei migliori portieri italiani in circolazione, tant'è che torna d'attualità la sua candidatura per la maglia azzurra. Prandelli ha detto che il portiere è uno degli atalantini che tiene sotto osservazione. Ma Consigli non si discosta da una risposta che è diventata quasi un mantra in questi mesi. «Io non ci penso - dice il portiere -. Se dovesse arrivare la chiamata bene, ma io devo fare innanzitutto bene qui, con la mia squadra.

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