Milano, polemica sulla sicurezza
Cronaca di una tappa inutile

Anche il Giro d'Italia si veste di polemica. La tappa di Milano non ha avuto alcun peso sulla classifica generale. Lo hanno chiesto, poco dopo il via, i corridori: motivi di sicurezza, legati tra l'altro alla presenza di una serie di ostacoli sul percorso, come auto parcheggiate a bordo strada. L'organizzazione poco dopo ha dato il suo ok.

Risultato: andatura lentissima, fino a quando il gruppo non si è addirittura fermato per consentire a Di Luca di parlare alla gente per giustificare la decisione e chiedere scusa per la mancanza di spettacolo.

Si è trattato probabilmente anche di una reazione psicologica dei corridori all'incidente capitato sabato allo spagnolo Horrillo (che fortunatamente sta meglio, qui l'aggiornamento).

CRONACA DI UNA TAPPA INUTILE
Mark Cavendish del team Columbia-High Road ha vinto in volata dopo un percorso cittadino di 163 chilometri. Danilo Di Luca del team Lpr ha conservato la maglia rosa di leader della classifica generale.

Il britannico allo sprint ha preceduto l'australiano Allan Davis della Quick Step e lo statunitense Tyler Farrar della Garmin-Slipstream. Quinto, invece, Alessandro Petacchi (Lpr-Farnese), già vincitore di due frazioni in questa edizione del Giro.

Dopo circa un'ora dalla partenza, l'organizzazione ha diffuso un comunicato annunciando l'annullamento dei tempi e dei distacchi della tappa odierna: ufficialmente «per rendere omaggio alla città di Milano nella tappa che ricorda la partenza dell'avventura del Giro 100 anni fa». Valido, quindi, il solo ordine di arrivo.

Riposo, poi Cuneo-Pinerolo
Lunedì il Giro riposa, martedì appuntamento con la Cuneo-Pinerolo, la 10ª tappa (ma anche la più lunga, con i suoi 262 km), rispolverata in ricordo della leggendaria fuga di Fausto Coppi nel 1949. Problemi di viabilità hanno imposto la modifica del percorso originario, con il taglio dell'Izoard e della Maddalena. Il percorso sarà meno duro, ma resta comunque impegnativo e prevede anche la Cima Coppi, la vetta più alta del Giro, che è posta al termine della salita del Sestriere, a poco più di 2 mila metri d'altezza.

Ordine d'arrivo
1. Mark CAVENDISH (Gbr, Columbia-High Road) in 4h16'13" alla media di 38,639 Km/h; 2. Davis (Aus) st; 3. Farrar (Usa) st; 4. Goss (Aus) st; 5. PETACCHI st; 6. Forster (Ger) st; 7. Hunter (Saf); 8. VIGANÒ; 9. Haddou (Fra); 10. Fothen (Ger); 35. Loevkvist (Sve) st; 39. PINOTTI; 53. POSSONI; 61. CUNEGO st; 64. Sastre (Spa) st; 90. VANOTTI; 91. BASSO st; 104. Leipheimer (Usa) st; 116. CACCIA; 120. DI LUCA st; 158. Armstrong (Usa) st; 161. Menchov (Rus) st; 165. SIMONI st.

Classifica generale
1. Danilo DI LUCA (LPR) in 37h29'48" alla media di 40,736 Km/h; 2. Loevkvist (Sve) a 13"; 3. Rogers (Aus) a 44"; 4. Leipheimer (Usa) a 51"; 5. Menchov (Rus) a 58"; 6. BASSO a 1'14"; 7. Sastre (Spa) a 1'24"; 8. Horner (Usa) a 1'25"; 9. PELLIZOTTI a 1'35"; 10. Arroyo (Spa) a 1'49"; 11. SIMONI a 2'09"; 21. CUNEGO a 3'37"; 25. Armstrong (Usa) a 4'39"; 36. GARZELLI a 6'49"; 69. PINOTTI a 28'20"; 110. POSSONI a 52'57"; 116. VANOTTI a 55'55"; 170. CACCIA a 1h16'59".

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