Tennis, scatta il torneo dei Vip
L'obiettivo resta la beneficienza

Uno schiaffo alla crisi, una carezza all’orgoglio. Una conferma: nel 18° anno del Trofeo Achille e Cesare Bortolotti il Vip rilancia nel segno della solidarietà. Con una bandierina da piantare a quota 500 mila euro, ben più di una cifra simbolica per regalare un sorriso agli Amici dell’Oncologia, partner ormai storico del Vip.

La solidarietà come calamita irresistibile, origine e scopo della kermesse, è stato il leit-motiv della presentazione dell’edizione 2009 del Vip, nello spazio Viterbi della Provincia, esaurito come gli spalti di uno stadio ai tempi d’oro. «Si parte il 22 maggio, gran finale il 12 giugno e parecchie novità», ha gettato il sassolino Simona Befani in apertura.

Sassolino raccolto da Giovanni Licini, mente, braccio e anima del Vip. «Dopo 17 edizioni del Trofeo Bortolotti, oltre trent’anni di torneo Vip la crisi ci ha fatto vacillare, poi la telefonata di un amico storico, (monsignor Aldo Nicoli, e la volontà di non abbandonare gli Amici dell’Oncologia ci ha spinto a non arrenderci e insieme col Cai, new entry de 2009, partiremo in cordata verso quota 500 mila euro. Traguardo straordinario e raggiungibile: il motto del 2009 è Vip per la solidarietà».

Traguardo straordinario e straordinario applauso delle istituzioni alla caparbietà bergamasca del Vip. Dal presidente della Provincia Valerio Bettoni («Ai malati servono medicine e umanità: il Vip è una medicina umana») al Questore Dario Rotondi, presente nel giorno del 157° anniversario della fondazione del corpo di Polizia a Bergamo («Il Vip è la dimostrazione che Bergamo è capace di fare cose memorabili»), fino all’assessore provinciale allo Sport Tecla Rondi («Sport e solidarietà è un successo assicurato: è bello che il binomio passi da padre in figlio») le istituzioni tifano Vip, mentre l’emozione è nelle parole di Umberto Bortolotti («Beneficenza e ricordo di grandi personaggi: è bello che Bergamo non abbia dimenticato chi non c’è più») e negli occhi di Luciana Previtali Radici.

Parterre de roi con i politici bergamaschi Macconi, Saffiotti e Daniele Belotti, i Golden Vip 2009 Giacomo Agostini, Ezio Chiesa (il terzo è Cristiano Doni) e Renato Pasini, fresco di secondo posto nella Coppa del Mondo sprint di sci nordico, e soprattutto il sorriso della speranza degli Amici dell’Oncologia, con Amedeo Amadeo, direttore generale del Bolognini di Seriate, e Giuseppe Nastasi, primario di Oncologia del Bolognini e nuovo segretario nazionale degli Oncologi italiani. «Il sostegno per gli ammalati è tutto: il malato di cancro non ci chiede di non morire, ma di morire bene e non da solo», ha ricordato commosso Nastasi sotto gli occhi del pioniere della grande medicina italiana, Lucio Parenzan.

Il Vip non s’arrende e rilancia, secondo lo «spirito di appartenza che è il nostro marchio, il nostro modo di unire sport e solidarietà» nelle parole e nell’orgoglio del presidente dell’Accademia del Tennis Vip Alessandro Masera. Formula consolidata, obiettivo alto, due novità: la partnership col Cai del presidente bergamasco Paolo Valoti e quella col Credito Bergamasco, main sponsor 2009 rappresentato da Roberto Perico.

Alzato il sipario, ora il Vip si sposta a Cividino e si regalerà un aperitivo coi fiocchi. Venerdì, giornata inaugurale, sarà amarcord di Coppa Davis con Omar Camporese, Paolo Canè, Claudio Panatta e Massimiliano Narducci, sotto gli occhi del cronista della racchetta, Gianni Clerici. In campo anche Giorgio Rohrich e Giancarlo Milesi.

Poi via al resto della kermesse, con l’allegra invasione di big dello sport, dell’imprenditoria, dello spettacolo e della comunicazione. Ricco anche il calendario: dal 22 al 11 giugno il 18° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti (doppio maschile), il 3° Torneo Giacinto Facchetti (singolare maschile) e il 1° Trofeo Lodauto Mercedes (doppio misto). In mezzo il Memorial Mongodi per tennisti disabili (3-5 giugno) e il Torneo Rodeo (30-31 maggio), in coda la serata in musica con l’orchestra del maestro Franco Bagutti e il revival dei Camaleonti. Menù da indigestione e un chiodo fisso: salire tutti insieme fino a quota 500 mila euro, la cima della felicità.

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