Caccia: «Menchov e Armstrong
i miei favoriti per la crono»

I corridori del Giro d’Italia son tornati a respirare aria di mare a Mark Cavendish ha centrato il secondo successo di tappa ad Arenzano (Ge). Per l’ennesima giornata la corsa è stata condotta ad una velocità pazzesca: «Mentre il gruppo era “a tutta” – racconta un sorpreso Diego Caccia – ho sentito Marco Pinotti ridere e non ne capivo il motivo! Mi ha detto di dare un occhiata al pannello che rileva le velocità delle auto in carreggiata: eravamo a più di settanta all’ora, a rischio multa!». Sembrano un lontano ricordo le tappe di pianura delle vecchie edizioni della corsa rosa, dove il gruppo lasciava partire un buon numero di corridori e solo nel caso in cui le squadre dei velocisti si fossero sobbarcate il compito di tirare, la corsa si sarebbe potuta concludere in volata. In questa edizione succede esattamente il contrario: tutti vogliono andare in fuga, ma nessuno riesce nell’impresa.

L’inviato speciale web Diego Caccia se ne è fatto una ragione: «Dall’inizio della corsa hanno vinto solo due squadre (Lpr e High Road): tutti gli altri cercano la fuga e chi non è rappresentato nel gruppo di testa, tira per richiudere lo strappo. Così facendo mai nessuna fuga andrà in porto». Giovedì 21 maggio ci sarà la prima corsa contro il tempo individuale, nell’incantevole scenario delle Cinque Terre liguri (60,6 km). Si tratta di una crono atipica, fatta di numerosi sali-scendi, che metterà a dura prova i pretendenti alla vittoria finale. «Da domani inizia un nuovo giro. I miei favoriti per la cronometro sono Menchov e Armstrong: occhio all’americano, sta entrando in forma». Si entra dunque nella seconda parte della corsa e Diego Caccia mette in guardia tutti i concorrenti su questo finale di gara: «Saranno determinanti il caldo degli ultimi giorni – conclude l’atleta di Locate di Ponte San Pietro - e le salite appenniniche non lunghissime, che possono mettere in difficoltà chiunque. Io cercherò di farmi trovare pronto in caso di fuga, sperando che la fortuna mi assista».

Simone Masper

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