Sabato scatta il Tour de France
con un solo bergamasco: Vanotti

Sabato 4 luglio scatterà la 96ª edizione del Tour de France con la cronoprologo a Montecarlo e la corsa a tappe più famosa del mondo si concluderà come di consueto a Parigi domenica 26 luglio. In tutto ci sono 3.445 km da percorrere in 21 tappe, tra cui sette sono in salita.

L'Italia, che nel 2008 aveva vissuto la figuraccia di Riccò, prima gradasso in due tappe e poi smascherato ed espulso per doping, si allinea ai nastri di partenza senza grandi velleità. Pozzato e Ballan punteranno a una vittoria di tappa, ma non c'è nemmeno da parlare di candidati azzurri al trionfo sul Campi Elisi.

I due favoriti sono lo spagnolo Contador, già vincitore al Tour 2007, e il compagno di squadra nell'Astana Lance Armstrong, il mitico statunitense che, dopo essersi allenato al Giro, è dato in forma e tenterà di conquistare il suo ottavo Tour dopo i sette centrati consecutivamente dal 1999 al 2005. Terzo incomodo potrebbe essere l'australiano Cadel Evans, terzo nel 2006, secondo nel 2007 e 2008.

Al via ci sarà anche un bergamasco, Alessandro Vanotti, che non potrà cullare sogni di gloria, visto che dovrà ricoprire il ruolo di gregario di di ben quattro capitani, Pellizotti, Nibali, il ceco Kreuziger e Bennati, sprinter della squadra.

Il ventottenne di Almenno San Salvatore ha raccontato alla vigilia:  «Sono il solo bergamasco al via, è una bella responsabilità. Tenterò  di onorare la nostra terra che nel ciclismo ha poche rivali. È il mio secondo Tour dopo quello del 2005, anno in cui vinse Armstrong e, guarda caso, con lui ritorno a questa grande manifestazione. Visto che ho citato Armstrong, dico subito che lo ritengo il grande favorito. Nel Giro l’ho visto in costante crescita».

Sulle sue possibilità di emergere, Vanotti argomenta: «Sono in sella da gennaio, ho nelle gambe 60 corse, comunque nei miei programmi il Tour è fondamentale. Spero di avere a disposizione due tappe per  centrare la fuga giusta e avere anch’io la possibilità di giocarmi la vittoria. Sarebbe il massimo».

A meno di un giorno dalla partenza del Tour, Lance Armstrong ha parlato con il quotidiano francese «L'Equipe» e ha spiegato di non sentire particolari pressioni su di lui per il risultato finale. «Non sono qui per guadagnare denaro, vincere un altro Tour o diventare famoso. Ho già raggiunto questi risultati. Sono qui per aiutare la mia fondazione (che lotta contro il cancro, ndr) e per appagare il mio desiderio di correre. Correrò il Tour gratis, il mio è un desiderio puro».

Il ciclista texano spiega che quest'anno sarà un Tour
«formidabile e interessante dall'inizio alla fine», poi parla dei suoi obiettivi per la corsa di quest'anno dove il grande favorito è comunque il compagno di squadra Alberto Contador, vincitore del Giro d'Italia 2008: «Se Alberto sarà in condizione eccelente lavorerò per lui. La mia posizione di classifica non avrà importanza. La mia condizione è buona - aggiunge - ma bisogna rispettare la squadra».

Armstrong confessa che sarebbe «felice di chiudere tra i primi tre o i primi cinque», mentre «per quanto riguarda la fondazione - conclude - ho già vinto. È un successo, al di là di ogni aspettativa».

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