Marasco tricolore pesi leggeri
«Ora si aprono nuovi orizzonti»

Come volevasi dimostrare: al primo tentativo e, dopo soli 12 match da professionista, Luca Marasco ha conquistato meritatamente sul ring di Toscolano il titolo italiano dei pesi leggeri battendo ai punti il siciliano Massimiliano Chiofalo.

Non è però stato facile, e l’allievo di Egidio Bugada ha dovuto lottare con intensità, superare anche momenti difficili, come nella terza ripresa, e soprattutto esprimersi sempre al top. Anche l’inizio lo ha visto piuttosto contratto, ma pure questo intoppo, del resto prevedibile data la sua giovane età e poca esperienza, è stato assorbito al meglio, aiutato in ogni istante dalla sagacia e dalla bravura del suo maestro.

Luca in altre parole è riuscito sempre a rimanere lucido, a boxare con intelligenza, affondando i colpi appena possibile, a ogni ripresa, evitando i corpo a corpo che Chiofalo cercava pure per colpire con pericolose testate l’avversario, come nel finale del secondo round.

Sapeva che per vincere non doveva sbagliare nulla, affidarsi alla sua superiore tecnica che alla fine ha fatto veramente la differenza. Così come la sua freschezza atletica, venuta baldanzosamente alla ribalta nel finale, tanto è vero che la decima ripresa ha visto Chiofalo alla mercè di Marasco, rasentando pure di finire ko.

Se alla fine Chiofalo ha detto che gli hanno rubato per la quarta volta il titolo, rivedendo il match si darà una ragione del verdetto, all’unisono favorevole al nostro pugile. Certo, Marasco ha subìto a volte i colpi del siciliano, ha dovuto pure soffrire, ma il successo a quasi tutti è apparso limpido e meritato.

Ha dimostrato di essere superiore nella varietà e nella pesantezza dei pugni, nella velocità, nella continuità, nella fantasia dei colpi. È ancora ingenuo a volte, deve migliorare ancor più nel gestire il match, ma ha il futuro nelle mani e, ciò che interessa maggiormente, al momento è campione italiano da imbattuto.

Alla fine ne era felice: «Non è stato facile, e Massimiliano a volte mi ha messo in difficoltà, ma ci stava e sapevo che avrei dovuto soffrire. Però alla fine ho avuto ragione io e questa cintura mi apre nuovi orizzonti».

Pure il maestro Egidio Bugada era soddisfatto: «All’inizio era teso, ma lo immaginavo. È subito però entrato nel match ed è stato un crescendo. Ha vinto meritatamente e soprattutto ha convinto, ed era quanto chiedevo».

Dunque Marasco ha coronato il suo grande sogno da quando iniziò a Calolziocorte, e ne faceva testo il suo viso radioso quando il presidente regionale della federazione Omar Gentile gli cingeva addosso la cintura tricolore. Ora, forse a breve, potrebbero aprirsi le porte europee.

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