Al via la spedizione orobica
verso la montagna senza nome

Sono diretti in Kirgyzstan, alla scoperta di una montagna così inesplorata da non avere ancora un nome. Saranno loro a darglielo, se la spedizione avrà successo. Sono partiti domenica 2 agosto i sei alpinisti bergamaschi che nei prossimi giorni si dedicheranno all'ascesa verso una vetta (quota 5.108 metri) che nessuno scalatore ha mai toccato.

La montagna in questione si trova nella regione della Naryn Valley, a sud del Kirgyzstan, al confine della Cina. Qui si stende la catena del Thien Shan, dove le cime inviolate tra i 4 e i 5.000 metri sono ancora numerose.  Fanno parte della spedizione: Renzo Ferrari (istruttore nazionale di alpinismo, Scuola Leone Pellicioli, capospedizione), Paolo Grisa e Maurizio Gotti (entrambi istruttori sezionali della Scuola Valleseriana), Pietro Minali (istruttore regionale di scialpinismo Scuola Bepi Piazzoli), Stefano Morosini (istruttore regionale di arrampicata libera, Scuola Valleseriana), oltre al medico Vincenzo Segala, membro del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

Questo il programma: raggiunta in aereo la località di Biskek, ci sarà una serie di trasferimenti che culmineranno con un trekking da Inichek Village fino al campo base. A partire da giovedì 6 agosto gli alpinisti inizieranno l’acclimatamento, con sopralluoghi e quindi, nell’arco di un paio di settimane, il tentativo di salita in vetta. Il rientro è previsto entro tre settimane.

Prima della partenza, in occasione dell’ultima riunione del consiglio direttivo del Cai prima della sospensione estiva, sono stati consegnati ai componenti la spedizione il gagliardetto e la bandiera del Cai con l’augurio che sventoli in cima alla montagna. Alla quale verrà dato un nome un po’ speciale: EduCai Peak 2009, che è anche il nome della spedizione.

Il viaggio è infatti nato nell’ambito delle iniziative di Edufest, il meeting della Diocesi sul tema dell'educazione ormai divenuto un appuntamento tradizionale per il mondo della formaizone bergamasco. Quest’anno, in cui Edufest pone l’attenzione sul tema «Persone di carattere», la spedizione assume un significato particolare, di attenzione all'esperienza di alpinisti non professionisti che vivranno concretamente il tema dell’impegno e del sacrificio, affrontando la fatica con il coraggio di chi sa guardare in alto.

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