Atletica, domenica di medaglie
per i bergamaschi. Lamera d'oro

Più che i Campionati italiani, domenica 2 agosto, all'Arena di Milano, sembrava si disputasse un Meeting interno dell'Atletica Bergamo 59 Creberg. Impressionante l'andirivieni sul podio di atleti legati al sodalizio orobico giallorosso: cinque le medaglie conquistate in campo individuale, tra cui un oro, quello di Raffaella Lamera, 26enne di Romano di Lombardia, neo campionessa d'Italia del salto in alto.

Il suo titolo tricolore bissa quello indoor ottenuto nel 2008 a Genova e arriva al termine di una prova da applausi: la sua progressione conclusa a 1,89 (personale uguagliato, due centimetri meno del minimo B per i Mondiali) arriva con un solo errore a 1,87 e passaggi netti a 1,74, 1,78, 1,82 e 1,85. È il capitolo più bello di una storia costellata da mille traversie: solo nell'ultima stagione, un infortunio al tendine d'achille del piede di stacco l'aveva tenuta ai box per quasi cinque mesi.

La prima medaglia in ordine cronologico del pomeriggio s'è l'era messa al collo Marta Milani, seconda nei 400 (52"76, a un soffio dal personale). Meglio di lei solo la pantera Libania Grenot (51"52).

Sarà un agosto senza impegni agonistici particolari per Isabelt Juarez e Marco Francesco Vistalli, che in questo periodo avranno tempo per ripensare alle belle imprese del passato recente. Ieri, l'ultima, con i due eroi della 4x400 di Kaunas, che hanno chiuso rispettivamente al secondo (46"93) e al terzo posto (47"13) in quei 400 vinti da un Matteo Galvan versione flash (45"88). Per entrambi è la prima medaglia tricolore a livello assoluto, con soddisfazione aggiuntiva per l'italocubano cresciuto a Caravaggio di averla conquistata con il nuovo personal best.

Bene anche lo junior Francesco Ravasio: il suo sesto posto 47"81, a un tiro di schioppo dai migliori, pare una garanzia per il futuro.

Per Elena Scarpellini prosegue una stagione vissuta non all'altezza delle proprie potenzialità. Medaglia d'argento per lei nell'asta, conquistata con una misura di 4,10 metri che sa di semaforo rosso sulla strada che porta a Berlino. Ha vinto Anna Giordano Bruno (4,60) ritoccando per l'ennesima volta il record italiano. Ok il quinto posto di Tatiane Carne (3,80).

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