Atalanta affamata di gol
A Seriate fioccano otto reti

Voglia di campionato e voglia di tre punti. Sembra questo il filo conduttore dell’ultima amichevole precampionato dell’Atalanta, disputata a Seriate giovedì sera 20 agosto e conclusasi con la netta affermazione degli uomini di Gregucci (8-0), contro la locale squadra neopromossa in Eccellenza.

La voglia è quella dei giocatori atalantini, che soprattutto nella seconda frazione di gioco, quando il neo allenatore nerazzurro ha schierato quella che con tutta probabilità sarà la formazione che sfiderà la Lazio, hanno lottato come se in palio ci fosse davvero qualcosa.

Come nella precedente amichevole contro il Seregno, anche la tribuna di Seriate è stata letteralmente presa d’assedio dai tifosi nerazzurri di tutte le età, pronti e vogliosi anch’essi di rivedere in campo la loro squadra nelle partite che contano. Il primo tempo non è stato tra i più indicativi: contrariamente alle previsioni, mister Gregucci ha infatti schierato le cosiddette seconde linee, anche se a giocatori come Tiribocchi, Talamonti e Caserta l’etichetta di riserva può risultare stretta, data la loro esperienza.

Nella ripresa in campo sono andati i papabili per una maglia da titolare per il debutto contro la Lazio, nella prima trasferta del campionato in programma domenica 23 agosto alle ore 20.45: Consigli tra i pali, Garics, Manfredini, Bianco e Bellini in difesa; Padoin, Guarente, Barreto, Valdes a centrocampo; Doni alle spalle del bomber di Coppa Italia Acquafresca. Le reti sono state realizzate da Pellegrino, Tiribocchi e Tiboni (grande scambio con il «Tir») nel primo tempo; nella ripresa a segno tre volte Doni e una rete a testa per Valdes e Barreto.

I tre marcatori del secondo tempo sono state le note positive della serata: il capitano ha lasciato il segno realizzando tre pregevoli reti; Barreto ha impressionato per ordine e geometrie; Valdes un vero e proprio furetto sulla fascia sinistra. La sfida contro la Lazio metterà sicuramente a dura prova la difesa atalantina, che deve ancora avere a che fare con un avversario degno di questo nome e non può essere ancora giudicata.

Parlando di Lazio non si può non pensare al neo allenatore atalantino Gregucci, roccioso stopper e bandiera della squadra capitolina all’inizio degli anni 90’. Un tuffo nel passato dunque per il mister nerazzurro e un ricordo ancora fresco per la dirigenza atalantina: riuscire a battere quel Ballardini che non accettò di sedere sulla panchina bergamasca nello scorso maggio.

Simone Masper

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