È stato un pareggio positivo
Giusta la strada intrapresa

Di questi tempi chi non avrebbe firmato alla vigilia un pareggio in trasferta con il Chievo? Allora diciamoci soddisfatti perché l'Atalanta ha messo in saccoccia un punto che, sarà anche un luogo comune ma ci sta per intero, fa morale e muove la classifica.

Quanto al gioco, invece, c'è da storcere ancora il naso, anche se un piccolo passo in avanti nella ripresa allo stadio Bentegodi lo si è notato in vari frangenti. Purtroppo è sfuggito il blitz per il clamoroso malinteso tra Bianco e Consigli, ma onestamente se ricordiamo le palle-gol sciupate dal Chievo nel primo tempo il risultato finale è da ritenere equo.

Conte a Verona ha cominciato a fare vedere le sue scelte, considerato che ha schierato come titolari i non annunciati Madonna e Peluso. E i due ex AlbinoLeffe hanno giostrato senza infamia e senza lode, ma naturalmente non si può pensare che siano loro a trascinare l'Atalanta fuori dai guai.

Incoraggiante, invece, la prestazione di Doni (in graduale e progressivo miglioramento) e da mettere sul piedistallo Tiribocchi, autore di un gol di grande valore per molte ragioni. Anche se manca la controprova, privilegiare il «Tir» nelle vesti di bomber ad Acquafresca si è rivelata, almeno stavolta, la scelta giusta.

Lungi da noi nell'insistere sul rievocare la gestione di mister Gregucci, è innegabile che il subentrato Conte stia dando l'impressione di mettere, con certosina pazienza, mattone su mattone per costruire una squadra competitiva ma ereditata con lacune non indifferenti. E i due punti, in altrettante partite, racimolati sin qui con la nuova guida tecnica indicano che la strada intrapresa potrebbe essere quella vincente.
 A. Z.

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