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Sabato 17 Ottobre 2009
Marino (Udinese): «Gara difficile
Decisivi i duelli a centrocampo»
Per il match contro l'Atalanta, il mister dell'Udinese Pasquale Marino ha a disposizione praticamente tutta la rosa, eccezion fatta per Floro Flores e Felipe, con il brasiliano non convocato per l'infortunio alla caviglia rimediato nell'allenamento di venerdì.
Ma l'Atalanta, che con Antonio Conte ha rimediato tre pareggi di fila, è un avversario da non sottovalutare: «È una partita difficile. I bergamaschi giocano a calcio in maniera speculare alla nostra - afferma il tecnico bianconero -. I singoli duelli in mezzo al campo saranno molto importanti. Da parte nostra dovremo cercare di tenerci corti per far prevalere i valori tecnici. I temi della partita saranno aggressività ed agonismo. Sarà un incontro complicato, dovremo essere bravi a far partire la manovra da dietro».
Quasi tutti i bianconeri impegnati nelle varie Nazionali sono riusciti a strappare un biglietto per il Sudafrica. Per Marino è un grande orgoglio: «Peccato per Zapata che non ce l'ha fatta con la Colombia. C'è grande entusiasmo nel gruppo. Chi è nel giro della Nazionale - continua - deve confermarsi durante la stagione per andare ai Mondiali, quindi i ragazzi devono tornare a concentrarsi subito sul campionato. Ci attende un avversario difficile».
La sconfitta di San Siro contro l'Inter ha lasciato l'amaro in bocca ai friulani ma anche la consapevolezza dei propri mezzi: «Abbiamo sensazioni positive proprio in virtù della prova offerta contro l'Inter. Siamo riusciti a giocare alla pari contro una delle squadre più forti d'Europa. Questo ci deve dare fiducia».
Il fatto che Sanchez sia tornato venerdì sera non preclude un suo eventuale utilizzo per domani: «È già successo che il cileno sia sceso il campo la domenica successiva agli impegni con la Nazionale. Non sarebbe una novità».
Domenica, come sempre, «scenderà in campo chi sta meglio. Non sono i giocatori che si devono adattare a un sistema di gioco prestabilito, ma è il modulo che deve variare per poter valorizzare al meglio le qualità dei singoli. Con questo spirito è nato il 4-4-2 con cui ci schieriamo adesso sul rettangolo verde. Vorrei utilizzare sia Sanchez, sia Pepe - conclude - perché entrambi attraversavano e attraversano un buon momento di forma».
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