Comark orfana di capitan Reati
a cerca di punti contro la capolista Forlì

È una Comark orfana di capitan Reati quella che affronta domenica
25 ottobre in trasferta la capolista Forlì. Un'assenza tutt'altro che insignificante nonostante che l'allenatore Simone Morandi tenga a precisare: «Reati ci sarebbe stato utile, e parecchio, ma pure coloro che, nelle varie situazioni del match, saranno chiamati a sostituirlo dovranno esserne all' altezza».

Liquidato così il capitolo Reati, il tour in Romagna si presenta proibitivo o giù di lì per il team trevigliese, lontano parente oggi come oggi di quello che un anno fa guardava puntualmente dall'alto in basso, in classifica, le avversarie del girone.

Del resto con un bilancio di tre sconfitte (due delle quali, peraltro, evitabili) e una sola vittoria la Comark, relegata per punti conquistati al penultimo posto, non può certo fare salti di gioia. E, lo stesso calendario, è sulla carta del tutto impietoso visto che le oppone proprio Forli che al contrario ha collezionato al pari della Fortitudo quattro successi, uno dietro l'altro.

 «Difficoltà oggettive a parte - ha detto ancora Morandi - cercheremo comunque di rendere la vita non agevole ai forlivesi. È il caso di ricordare che anche contro la corazzata Bologna, due settimane or sono, ci davano perdenti in partenza poi, invece, abbiamo sfiorato per un nonnulla uno storico colpaccio».

Pure i precedenti a Forlì parlano a favore dei locali dal momento che l'allora Intertrasport in più occasioni rimediò palpabili magre. Auguriamoci che la Comark, reduce dalla non annunciata e rocambolesca sconfitta casalinga nel derby con il Brescia, non debba pagare ulteriore dazio anche sotto il profilo del morale.

Quanto alla scelta delle strategie tecnico-tattiche, interessante sarà verificare se Morandi insisterà per lo più su un quintetto «leggero» o se concederà maggior spazio, rispetto alle prime uscite, ai pivot di ruolo Zanella e Degli Agosti apparsi tuttavia molto lontani da una condizione di forma anche soltanto accettabile. Dai neoacquisti De Min e Minessi c'è da attendersi il consueto rendimento al di sopra della media.
 A. Z.

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