Il commento: c'è da lavorare
ma non cadiamo nel pessimismo

Atalanta, un passo indietro rispetto alle due ultime brillanti prestazioni con Udinese e Parma. Nonostante ciò i nerazzurri avrebbero anche potuto pareggiare se non ci fosse stata la papera di Consigli. Nerazzurri che hanno così interrotto la serie di risultati positivi della gestione Conte.

E con la battuta d'arresto la classifica torna a preoccupare, tanto più se si pensa all'immediata severità del calendario che spedirà domenica i nerazzurri a Cagliari e poi a Bergamo sarà di scena la Juventus che rincorre l'Inter battistrada.

Ma cos'è venuto meno all'Atalanta versione Livorno? A nostro avviso è mancata, innanzittutto, la piena convinzione di poter mettere alle corde avversari non affatto insuperabili. Del resto, le migliori occasioni da gol (sia pure molte poche) le hanno sapute creare soltanto gli atalantini.

Una sconfitta che lascia, sicuramente, l'amaro in bocca ma che al tempo stesso non deve di colpo darci calare di nuovo nel pessimismo. Ricordiamo che mister Conte, alla vigilia di Livorno, ha sottolineato che la squadra deve lavorare ancora molto per raggiungere determinati risultati.

C'è chi non ha condiviso la decisione di Conte, al 27' della ripresa, di sostituire Doni con Ceravolo. Certo, siamo di fronte al senno di poi, anche se a onor del vero Ceravolo non ha fatto nulla per meritare la fiducia del suo allenatore. Non condivisibile, in ogni caso, la reazione di Doni al richiamo in panchina.
 A. Z.

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