Addio a Popy Vanoncini
storico capitano dell’Alpe

Il basket orobico perde lo storico capitano dell’Alpe della metà degli anni 70. Ha cessato di vivere martedì 6 agosto Popy Valoncini, 66 anni, bergamasco doc, da anni trasferitosi a Costa Paradiso (Sardegna) dov’era titolare di un’azienda specializzata in subacquea.

Figlio dell’allora presidente cavalier Ferruccio del team che traeva origine dall’oratorio delle Grazie, in centro città, il 19enne Popy esordì in squadra nel ruolo di guardia sfruttando la propensione al tiro da fuori e l’abilità in penetrazione. Altra qualità di rilievo l’animus pugnandi che profondeva sino al suono della sirena. Valori aggiunti a una bontà d’animo straordinaria, un carattere gioviale e una comunicativa in grado di contagiare chiunque lo avvicinasse. Fu capitano, anche, di quell’Alpe che conquistò la seconda promozione in serie A2 guidata dalla panchina da Carlo Recalcati. A Bergamo, dopo essersi stabilito a Costa Paradiso, tornava spesso e volentieri. E ne approfittava per assistere a incontri di pallacanestro. Lo avevamo incontrato l’ultima volta a febbraio al PalaAgnelli per una gara del Bergamo. Ci abbracciò e ci scambiammo con emozione i ricordi di quando lui era tra i protagonisti per eccellenza su quel parquet.

Il compagno di squadra, nonché amico fraterno Franco Meneghel (altra bandiera del nostro pallone a spicchi), ha commentato: «Alla notizia della sua scomparsa sono scoppiato a piangere: stessa cosa ha fatto Roberto Natalini che di quell’Alpe è stato un altro atleta oltremodo importante. Popy era il classico uomo spogliatoio:con le sue battute mai banali riusciva a sdrammatizzare le situazioni più delicate». Dall’Alpe Valoncini era passato al Celana e poi alla Milfer Carnovali (l’attuale Bergamo): anche in questi due sodalizi aveva brillato per generosità collezionando canestri su canestri, molti dei quali risultati vincenti.

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