Applausi nonostante l’1-3 col Milan
Atalanta sconfitta, ma assolta da tifosi

Atalantini applauditi a fine gara, sabato sera, nonostante il flop con i rossoneri. I cori a fine partita hanno solo celebrato la quarta permanenza in serie A consecutiva.

Ovvero il raggiungimento dell’obiettivo fissato ad agosto dalla società, come del resto recita da sempre l’ultracentenaria storia nerazzurra. Dunque, per i quasi 20 mila supporter presenti allo stadio Azzurri d’Italia il cammino della squadra lungo il torneo appena ultimato e soprattutto il verdetto finale è da ritenersi, quanto meno, soddisfacente.

A dispetto, magari, degli incontentabili di professione che vorrebbero l’Atalanta competere pari pari con avversari fuori portata. Concediamo, comunque, al gruppo di eterni esigenti di menzionare che all’unanimità, o giù li lì, in fase di previsioni estive si pensava di alzare l’asticella delle ambizioni.

Sbagliare, però, è umano tanto ch ci si è resi conto dalle prime battute del campionato. Poi anche se si è toccato con mano un cammino a intermittenza o se preferite tribolato, l’ allarmante zona rossa della graduatoria non l’abbiamo mai conosciuta.

Perché non ricordare, allora, che pure nel momento del passaggio del testimone da Stefano Colantuono a Edy Reja, capitan Bellini e compagni erano quart’ultimi e non sotto? L’identica posizione, cioè, occupata dagli atalantini a torneo concluso.

Adesso, a bocce definitivamente ferme, non manca chi invoca la rivoluzione in ambito organico. Anche in questo caso riportare sui giusti binari qualsiasi considerazione sarebbe meglio. Ci viene, del resto, incontro lo stesso mister friulano che, in conferenza stampa, nel dopo Atalanta-Milan, parlando del prossimo futuro ha precisato «serviranno tre innesti». Sarebbe rivoluzione questa? Fate voi...

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