Atalanta, applaudiamo un team
Da asticella ben oltre la salvezza

Consigli (Sportiello); Benaloane, Biava, Stendardo (Cherubin) , Brivio; Estigarribia, Carmona, Baselli, D’Alessandro; Moralez (Bianchi); Denis. Sostituendoci umilmente a Stefano Colantuono, potrebbe essere questa la formazione tipo del prossimo campionato.

Consigli (Sportiello); Benaloane, Biava, Stendardo (Cherubin) , Brivio; Estigarribia, Carmona, Baselli, D’Alessandro; Moralez (Bianchi); Denis. Tra i primi cambi, a partita iniziata, oggi come oggi, Migliaccio, Raimondi e Zappacosta, oltre a quelli citati tra parentesi. Sostituendoci umilmente a Stefano Colantuono, potrebbe essere questa la formazione tipo del prossimo campionato. Mancano, non a caso, Bonaventura e Cigarini con le valigie ormai quasi pronte mentre Bianchi è ad un passo dal ritorno al club che lo ha felicemente lanciato.

Tutto questo quando alla definitiva chiusura del mercato rimangono quattro settimane tonde. Ma in casa atalantina in entrata il più è già stato fatto salvo l’innesto ufficiale di un paio di giovani promettenti, Spinazzola e Rosseti. Se ai nastri di partenza del torneo ci si potrà affidare sulle undici e passa pedine elencate sarebbe una botte di ferro. In altri termini alzare di colpo l’asticella degli obiettivi diventerebbe automatico o giu di lì.

Si ha un bel dire che per una squadra provinciale la salvezza equivale lo scudetto delle grandi. Ma visto quello che ha saputo raggiungere l’Atalanta nelle ultime tre stagioni sportive lo spauracchio della discesa in cadetteria è stato abbondantemente esorcizzato. A meno che non si ritenga la squadra sopra disegnata inferiore alle precedenti per qualità tecnica. La conferma, poi, di Colantuono va letta nel classico valore aggiunto. Un Colantuono, per di più, dichiaratamente soddisfatto sui nuovi arrivi. Anche lo strategico ampliamento dello staff dirigenziale (Sartori e Costanzi) fermo restando Marino al vertice della stanza dei bottoni di Zingonia rappresenta un forte segnale per un percorso che porti a risultati di maggior consistenza. Del resto sin dall’indomani del ritorno nella massima divisione il presidente Antonio Percassi, ebbe a progettare, nel tempo, tre specifiche tappe: salvaguardia della categoria; assestamento per poi puntare oltre. A buon intenditor, poche parole...

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