Atalanta, cronaca di un EuroSorpasso
Il traguardo è vicino: tutti i numeri

Avvertenza: basta una giornata e tutto può cambiare, come ha detto anche Gasperini. La premessa ci sta, ma non può smorzare un entusiasmo logico e inevitabile: da domenica l’Atalanta è molto più vicina al suo obiettivo.

L’Europa è lì, dietro qualche curva, roba che si può già iniziare ad afferrare le calcolatrici: con altre nove punti, il settimo posto sarà certo. Basterà battere tre squadre tra Genoa, Lazio, Milan e Cagliari, anzi no: servirà sicuramente qualcosa in meno, perché non è ipotizzabile che le inseguitrici vincano sempre. L’Europa-bis, ormai, è vicina come non lo era mai stata.

Perché l’Atalanta, oggi, si ritrova al sesto posto come quest’anno non le era mai capitato: durante la stagione, aveva viaggiato tra la settima casella e il centro della classifica e oggi eccola lì, davanti a tutte le avversarie del suo mini-campionato. L’ultimo weekend ha assunto i contorni della perfezione, inquadrato dall’ottica nerazzurra: era davvero impossibile sperare qualcosa di meglio. Semplicemente, perché delle cinque squadre impegnate nella corsa all’Europa League, una ha vinto e le altre quattro hanno perso: e l’unica freccia in su è quella dell’Atalanta, che si è presa tre punti fondamentali, chiudendo un fine settimana costellato da belle notizie. Alzi la mano chi si sarebbe aspettato qualcosa del genere. Neanche il più sfrontato degli iettatori avrebbe potuto augurare alle rivali una giornata così negativa: il Torino ha perso perché l’ha battuto l’Atalanta, e fin qui è facile, la Sampdoria è caduta in casa di una Lazio in corsa Champions e non ci sarebbe da stupirsi. Le vere sorprese, in realtà, erano arrivate al sabato, con le cadute della Fiorentina contro il Sassuolo e quella impronosticabile del Milan contro il Benevento: Gomez e compagni, così, si sono avventati sul Torino sapendo che l’occasione era irripetibile e non hanno fallito.

L’INFOGRAFICA INTERATTIVA

Il primo effetto è quello di cancellare il Toro dalla corsa all’Europa: anche un pareggio avrebbe sortito lo stesso effetto, ma il 2-1 di ieri fa scivolare i granata a -8 dall’Atalanta e a -7 dal settimo posto del Milan. Altamente improbabile immaginare una rimonta a quattro giornate dalla fine. Anche Fiorentina e Samp, comunque, vedono vacillare un bel pezzo delle proprie ambizioni: quattro punti in meno dei nerazzurri possono diventare un macigno, a questo punto. Il Milan, invece, è subito dietro, ma il -1 è un discorso che riguarda la lotta al sesto posto (che comunque serve ad evitare i preliminari): il margine di tranquillità per l’Europa è quello sulle ottave e, in un sol giorno, è quadruplicato, da +1 a +4. Oltre ai numeri, poi, c’è una constatazione: la Samp sembra sulle gambe da tempo, Fiorentina e Milan hanno bruscamente interrotto strisce esaltanti e sono in crisi, dunque è l’Atalanta, tra le quattro litiganti, quella che sta meglio, con gioco e condizione che non mancano e con un Barrow in più. L’obiettivo è sempre più vicino: e, se sarà Europa, quella di ieri sarà ricordata come la giornata decisiva.

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