Atalanta e piadine: 6 mila alla Pediatria
Papu: ora pensiamo solo al Campionato

Beneficienza atalantina in vista del Santo Natale. Come promesso la scorsa primavera parte dei proventi della piadina Papu di Casa Maioli sono andati ai più bisognosi, in questo caso all’associazione degli Amici della Pediatria: una cifra vicina ai 6 mila euro, per la precisione 5.575 per le attività rivolte ai più piccoli.

Alla consegna non poteva mancare Papu Gomez, il capitano nerazzurro, che è tornato a parlare dopo il match di Genova e in vista del finale del girone d’andata, con il prossimo match a Bergamo domenica 17 alle 20.45. «Sono contento, è importante aiutare il prossimo, questi bambini: la squadra lo ha sempre dimostrato e siamo orgogliosi» ha detto al momento della cerimonia della donazione dei fondi, per poi parlare di calcio: «Potevamo avere qualche punto in più, abbiamo un’ottima classifica, puntiamo a chiudere l’andata nella miglior maniera: l’anno scorso chiudemmo a 32 punti, farlo a 30 adesso sarebbe il top - ha detto il capitano -. Dobbiamo pensare solo al Campionato fino a febbraio, abbiamo bisogno di allenarci e recuperare energie nervose».

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«Mancava la vittoria in trasferta, quest’anno non abbiamo fatto male, ma ci mancava sempre qualcosa per chiudere le partite: siamo partiti male, poi ci siamo ripresi - ha continuato -. La Lazio merita di essere lì, sarà tostimissma, manca Immobile ma hanno Caicedo. A Roma mi cercarono, ma sono contento di essere rimasto a Bergamo. Il Var è da migliorare: non mi piace solo la gestione del fuorigioco, come avvenuto a Torino quando ho rischiato di farmi male».

Nei discorsi die tifosi, ma anche tra i giocatori atalantini, non può mancare l’argomento Borussia Dortmund, la formazione tedesca che a febbraio sfiderà i nerazzurri nei Sedicesimi di Europa League: «Qualcuno l’ha presa come sfortuna, altri come motivazione, ma è un palcoscenico importante per tutto il popolo atalantino, contro una squadra abituata alla Champions. L’Europa League mi ha lasciato immagini bellissime: siamo arrivati primi in un girone in cui nessuno credeva a noi, senza mai perdere. Adesso dobbiamo guardare avanti e provare a far proseguire questo sogno, perchè vogliamo arrivare più in alto possibile».

Il periodo del Papu dal punto di vista realizzativo non è dei migliori, con la rete che manca dal match di andata di Lione ad ottobre ma l’Osservatorio internazionale del calcio lo ha piazzato ai vertici sia italiani che europei: «Fa piacere, sono fattori che ti motivano e ti danno la volontà per crescere e migliorarsi. A novembre ho sofferto, il piede non mi permetteva di allenarmi al massimo, adesso ogni partita mi sento meglio e spero di tornare al gol, ma i numeri stanno dicendo che sto facendo meglio dello scorso anno. Il gol manca, ma ci sta, dipende da tante cose: a Genova c’era la possibilità di spingere a destra e ho fatto un buon secondo tempo».

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