Atalanta, il problema dell’attacco
Solo Pinilla offre garanzie, relative

Auguriamoci di non dover rimpiangere il mancato acquisto di fine mercato, veniva da sbottare dopo Atalanta-Verona 1-1. Perché se in quel primo tempo così ben giocato avessimo avuto un centravanti...

Beh, l’avremmo chiuso in vantaggio quel primo tempo, se in area ci fosse stata una punta all’altezza dei suoi compagni d’attacco. Ma ciò non significa che l’Atalanta non ha il centravanti. Ne ha tre: uno, Mauricio Pinilla, che i fatti vogliono titolare intoccabile di questa squadra. Un secondo, German Denis, che ha perso lo smalto degli anni migliori e ora sta combattendo per tornare competitivo.Un terzo, Gaetano Monachello, che ha 20 anni ed evidenti potenzialità, ma che deve poter crescere con calma. È appena arrivato in serie A, ancora ne deve mangiar di polenta prima di offrire garanzie.

Perché nel 4-3-3 di Reja, questo è un punto di partenza dal quale non si può prescindere, c’è posto per una sola prima punta. E da qui sono derivate le scelte della società quando, a fine agosto, s’è trattato di decidere: prendiamo il centravanti o no? Dato che l’allenatore ne schiera uno solo alla volta e ce ne sono già tre in organico, nessun nuovo arrivo.

Il problema è che Denis, proposto domenica in alternativa al cileno, è parso lontanissimo - in questo momento, chiaro - da una condizione accettabile per fare il titolare in serie A. Insomma: c’è poco da pensare al dualismo. Con Pinilla hai un pericolo costante nell’area avversaria. Denis oggi fatica persino ad essere un punto di riferimento per i compagni che portano in avanti l’azione. Non è la stessa cosa.

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