Atalanta ko, da una frittata all’altra

Sette sconfitte su quattordici partite. La solita Atalanta, piccola e fragile, troppo fragile, china la testa anche alla Favorita. E, tanto per non sfuggire alla regola del ko, riesce a sprecare anche l’unica palla gol dell’incontro, un rigore che magari le avrebbe permesso di tornare imbattuta. D’accordo, un punticino non fa molto, ma neanche quello... Così è desolante: al Palermo basta spingere nei primi 45’ e poi togliere il piede dall’acceleratore per raccogliere il massimo, all’Atalanta non serve tanto possesso di palla con una pericolosità quasi nulla. E questo anche se il gol del Palermo era nettamente irregolare (mani di Toni), mentre quello annullato in precedenza ai siciliani invece era probabilmente regolare (Brienza non fa fallo e parte da posizione regolare). Troppo poco per pensare di meritarsi un risultato positivo, troppo poco per dimostrare di avere imparato qualcosa dalle lezioni precedenti. Compreso il regalo del gol, l’ennesimo malinteso tra Taibi e i colleghi della difesa.

Si comincia così. Prudente, preoccupata, timorosa e poi un po’ più decisa, ma proprio nel momento in cui sembra rendersi pericolosa e giocare meglio prende gol: è la solita Atalanta di sempre, quella del primo tempo. Una partenza arrembante del Palermo, che prende campo sulle fasce e martella l’area con una serie di cross sui quali è sempre pericolosa, in agguato, la testa di Toni. Ma ci sono anche Brienza e Santana che con le loro incursioni e i cambi di marcia tengono costantemente in apprensione la difesa nerazzurra. Per la verità i «nostri» si fanno sorprendere spesso anche dalle avanzate di Mutarelli sulla destra. E comunque fin quasi al termine del primo tempo tengono, peccato che poi arrivi il gol...

L’avvio dei rosanero è pressante e la difesa bergamasca si arrangia come può, ributtando il pallone in avanti. Provano il tiro ma fuori misura Mutarelli, Santana e Zaccardo. E al 12’ la palla termina in rete, ma ci pensa l’arbitro a far tirare un sospiro di sollievo ai nerazzurri. Non è ancora il momento. La combinazione Toni, tiro respinto da Taibi e poi raccolto da Brienza e messo in rete secondo l’arbitro non è regolare. Fuorigioco? Non sembrerebbe, comunque non è gol, anche se l’azione nasce da un contropiede (incredibile).

L’Atalanta se la cava e continua a difendersi, molto raccolta, con Montolivo e Lazzari in cerca di un pallone buono da offrire a Budan. Ma non è semplice, tra l’altro gli atalantini non stanno in piedi... Verso la mezz’ora l’Atalanta prende però più fiducia e va al tiro: ci prova Mingazzini (34’) servito da Budan. Para Guardalben. Altra buona occasione per Budan, che ruba palla a Biava e scaraventa sull’esterno della rete (37’), poi Natali (40’) di testa mette fuori. E proprio nel suo momento migliore l’Atalanta subisce il gol: Brienza avanza centralmente e scambia con Toni che gli restituisce il pallone (secondo gli atalantini) toccando la palla col braccio. L’azione prosegue, Taibi tarda a uscire, Brienza con un pallonetto lo scavalca e insacca.

Nella ripresa l’Atalanta è costretta a venir fuori dal guscio, ma il Palermo fa muro e riparte sempre pericoloso. Come all’8’, quando Barone conclude rasoterra di poco fuori. Però... le emozioni continuano: al 12’ Lazzari lancia Budan che entra in area e viene steso da Biava. Rigore e ammonizione (non ci stava l’espulsione?). Fischi assordanti e Bernardini, gambe molli, si fa parare il primo tiro dal dischetto della stagione.

L’Atalanta è stordita, ma prova a ributtarsi in avanti, senza però riuscire a essere pericolosa, anche se il Palermo sembra avere smesso di giocare. Si fa di nuovo vivo al 27’ con una punizione di Corini angolata ma lontana. Taibi para. Si scalda Gautieri, ma Mandorlini ancora non decide di cambiare. Lo fa al 32’ e proprio Gautieri potrebbe colpire subito su cross di Bellini, ma trova in area due difensori che gli chiudono la porta.

I rosanero si fanno nuovamente minacciosi, vedono il gol sicurezza e ci vanno molto vicini al 38’ con Toni: Taibi però intuisce, ci mette il solito piede ed è angolo. Si supera, il portiere, quando arriva sul colpo di testa ancora di Toni. Mandorlini si gioca tutto inserendo altri due attaccanti terminando col tridente Comandini, Gautieri, Budan. Ma non cambia più nulla. Povera Atalanta e povero Mandorlini...

Il tabellino

Palermo1

Atalanta0

Rete: 44’ pt Brienza.

Palermo (4-4-1-1): Guardalben; Zaccardo, Barzagli, Biava Grosso; Mutarelli, Corini, Barone, Santana (47’ st Morrone); Brienza (25’ st Farias); Toni. In panchina: Santoni, Terlizzi, Raimondi, Gonzales, Gasbarroni. All. Guidolin.

Atalanta (4-3-2-1): Taibi; Innocenti (32’ st Gautieri), Sala, Natali, Bellini (42’ st Pià); Zenoni, Bernardini, Mingazzini; Montolivo (42’ st Comandini), Lazzari; Budan. In panchina: Calderoni, Gonnella, Morosini, Saudati. All. Mandorlini.

Arbitro: Rizzoli di Bologna (Milardi-Cavuoti; Tagliavento).

Note: spettatori 33.047 (200 paganti, i tifosi bergamaschi, e 32.847 abbonati) per un incasso di 548.073,19 euro (2.800 euro ai botteghini, 545.2773,19 euro la quota abbonati). Ammoniti Zenoni, Sala, Biava, Budan, Innocenti e Toni. Al 12’ st Bernardini si è fatto parare un rigore. Calci d’angolo 7-6 per il Palermo. Recupero 1’+3’.

(06/12/2004)

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