Atalanta, le salvezze anticipate?
Frutto di strategie vincenti

I risultati non arrivano per caso o se preferite dormendo. La salvezza ormai acquisita dall’Atalanta è un palpabile esempio. Ricordiamocelo: per il club orobico la permanenza in A è come per la Juventus incollare sulla maglia l’ennesimo scudetto della sua gloriosa storia.

I risultati non arrivano per caso o se preferite dormendo. La salvezza ormai acquisita dall’Atalanta è un palpabile esempio. Ricordiamocelo: per il club orobico la permanenza in A è come per la Juventus incollare sulla maglia l’ennesimo scudetto della sua gloriosa storia.

Ma c’è di più visto che i nerazzurri si sono assicurati una nuova stagione sportiva nel torneo d’èlite con largo anticipo e per il terzo anno consecutivo. E i traguardi centrati in rapida successione sono frutto di una concreta programmazione societaria scattata subito dopo il ritorno nell’olimpo del calcio italiano, estate 2011.

Elenchiamo i punti essenziali del piano strategico in questione cominciando dalla conferma e prolungamento del contratto a mister Stefano Colantuono. Dopodichè gli azzeccati acquisti di Denis, Cigarini e Morales e la ferma volontà di blindare Bonaventura e Consigli. Per non parlare dell’ ultimo l’ingaggio estivo, Baselli, che in pochi mesi di utilizzo è destinato a diventare il pezzo pregiato del prossimo mercato. In aggiunta, naturalmente, la bontà di qualcun altra pedina portata, di volta in volta, a Bergamo in grado di completare un organico di provata efficienza.

Riproponendo il termine programmazione e i suoi effetti risultati sin qui altamente positivi riconosciamone la paternità ad Antonio Percassi e al braccio destro Pierpaolo Marino. Pensare che la scelta del direttore generale campano non era stata accolta da tutti con particolare entusiasmo. Adesso, però, c’è la corsa nel tentativo di offuscare le valutazioni di allora. Sempre a proposito della necessità di programmare il prossimo futuro, tra l’altro richiesto da più fonti alla dirigenza, lo stesso Marino è solito ripetere: «Non c’è giorno, da quando sono all’ Atalanta, che non opero in tal senso avvalendomi della piena ed efficiente collaborazione dei preposti alla inevitabile causa».

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