Atalanta, media punti in rosso
Di questo passo rischi in vista

Dopo tre anni da «paradiso terrestre», con la squadra ai piani «alti» della classifica, ora è un amaro ritorno alla realtà per i tifosi atalantini, costretti a sperare nella salvezza.

Da settembre ad oggi siamo di colpo tornati alle origini: il risultato domenicale è quello delle squadre della «zona rossa» della classifica. Poi una sbirciatina al calendario, per guardare con attenzione quali sfide dovranno affrontare le squadre in affanno nel turno successivo.

Chi ha alle spalle anni e anni di storia nerazzurra ci ha fatto, come si suol dire, il callo alle situazioni preoccupanti. Mal digeriscono, invece, situazioni come quella attuale coloro cheche hanno una carta d’identità meno «appesantita».

Parlando di statistiche e conteggi vari, vale la pena mettere i puntini sulle «i». Carta canta: se capitan Bellini e compagni non alzeranno la media-punti nelle 23 partite che mancanoal termine del campionato saranno guai altamente seri.

Sì perché a fine torneo ci si ritroverà con 35 punti, l’equivalente cioè di una probabile retrocessione. Mica cosa da poco considerato il palato «sopraffino» di questi ultimi tempi.

Altro che evocare i sogni europei o una stagione sportiva da centro classifica ipotizzata da tecnici, media (noi compresi) e dalla maggioranza dei sostenitori. Ci si era illusi dopo aver visto, in estate, l’organico affidato a Stefano Colantuono.

Signori, mettiamoci il cuore in pace: siamo tornati all’antico sinonimo di sofferenza a oltranza. A meno di un auspicato improvviso cambiamento di rotta, a cominciare dal match di domenica prossima a Bergamo con il Palermo.

Ma il calcio, a volte, ci ha coinvolto in capovolgimenti di fronte ritenuti razionalmente impossibili.

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