Atalanta, raggiunta la salvezza
Via ad altre possibili motivazioni

A chi la si racconta che con 31 punti già blindati in cassaforte, quando mancano 12 gare al termine del campionato, non si è ancora salvi? Considerando anche il passo di tartaruga delle avversarie dimoranti nella zona a rischio.

A chi la si racconta che con 31 punti già blindati in cassaforte, quando mancano 12 gare al termine del campionato, non si è ancora salvi? Considerando anche il passo di tartaruga delle avversarie dimoranti nella zona a rischio.

Ma c’è di più. La quota salvezza, di giornata in giornata, registra una marcia indietro. I decantati 40 punti, fidatevi una buona volta, potrebbero rappresentare, alla fine, una posizione addirittura da centro classifica o giù di lì.

Da rispettare, comunque, quelli che insistono sul partito della prudenza ma solo perché le opinioni, quanto tali, non vanno mai gettate al vento sul nascere. Proseguendo, invece, sulla linea del bicchiere mezzo pieno è allora il caso di dar vita a una nuova strategia corredata da più di una motivazione.

Su queste ultime ci si piacerebbe trasformare nelle classiche mosche per inserirci negli spogliatoi nerazzurri. Da grande motivatore qual è da sempre Stefano Colantuono non ci va di credere che l’allenatore continui a lanciare messaggi ai giocatori votati soltanto al raggiungimento della salvezza. Accantonato, ragionevolmente, il sogno di puntare all’Europa, esistono infatti altri traguardi da rendere possibili.

Uno su tutti? Il record dei punti da totalizzare nel massimo campionato dell’intera storia del club atalantino. Mica male sarebbe arrivare a tanto. Altro discorso, calcoli aritmetici a parte, riguarda il lancio dei giovani. Qui, naturalmente, si dovrebbe procedere con estremo buon senso. Da qualche turno sempre Colantuono è, come usa dire, «sul pezzo» vista l’alternanza sul rettangolo di gioco tra il titolarissimo Cigarini e l’astro nascente Baselli. Dovrebbe, poi, seguire, con ogni probabilità, quello legato al talentuoso ma a volte indisciplinato Livaja non appena scadranno i tempi del terzo castigo, collezionati nella stagione.

Arturo Zambaldo

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