Atalanta, rassicurante l’identikit
Sarà ancora una squadra competitiva

Rassicuranti le argomentazioni di Pierpaolo Marino, riportate domenica su L’Eco di Bergamo, edizione cartacea. Ne esce, l’auspicata conferma di un’Atalanta che per qualità dovrebbe rispecchiare quella dello scorso campionato.

Rassicuranti le argomentazioni di Pierpaolo Marino, riportate domenica su L’Eco di Bergamo, edizione cartacea. Ne esce, l’auspicata conferma di un’Atalanta che per qualità dovrebbe rispecchiare quella dello scorso campionato. Ed è già una buona notizia considerate le soddisfazioni regalate, dai nerazzurri, alla tifoseria. Di cessione importante, per il momento, si parla solo del predestinato Bonaventura, con la Fiorentina in testa ai club che lo vorrebbero.

Punto di domanda, invece, per i richiesti Consigli e Carmona mentre, sempre in uscita, sono stati rinnovati i prestiti al Cesena di Gagliardini, Capelli e Marilungo in aggiunta a Cazzola e a Nica. In entrata da salutare con enfasi l’arrivo del quotato D’Alessandro, candidato a prendere il posto di Bonaventura e, a detta del dirtettore generale atalantino di altri due attaccanti. Uno di questi subentrerà a Thereau che in dirittura d’arrivo ha preferito optare per il più remunerativo contratto offertogli dall’Udinese.

Al riguardo, Marino ha ribadito che l’accordo era stato sottoscritto con il Chievo ma che nelle trattative si è, puntualmente, in tre a discutere e a mettere nero sul binaco. E se tutto il male, come spesso accade, non venisse, alla lunga, per nuocere? Come dire che, magari, Thereau, a conti fatti, non lo si dovrà rimpiangere. Resta di forte attualità l’ingaggio del bergamasco doc Biava, difensore, svincolato dalla Lazio, punto di forza, da tre tornei, del reparto arretrato biancoazzurro. Del resto un centrale dalle sue caratteristiche ce ne sarà bisogno considerando che, come pare, sia Yepes sia Lucchini non rimarranno e che Capelli non si muoverà dalla Romagna.

Interessante, poi, osservando la nuova Atalanta, l’innesto in organico di almeno un paio di giovani, figli di Zingonia, ripescati nelle serie inferiori. Sugli altri spiccano Zappacosta e Molina reduci da stagioni di rilievo e ritenuti ormai, a buona ragione, pronti per il grande salto. Al tirar delle somme è più che palpabile, ancor prima del ritiro precampionato di Rovetta l’identikit dell’organico affidato, per il quinto anno consecutivo alla guida tecnica di Stefano Colantuono.

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