Atalanta, senza il rigore inventato
Sarebbe stato uno 0-0 meritato

Atalanta in silenzio stampa, a buona ragione. Bene ha fatto la dirigenza a ricorrere a Pierpaolo Marino, unico delegato a parlare nel dopo partita. L’inedita decisione di far parlare soltanto il direttore generale nerazzurro la dice lunga.

Atalanta in silenzio stampa, a buona ragione. Bene ha fatto la dirigenza a ricorrere a Pierpaolo Marino, unico delegato a parlare nel dopo partita. L’ inedita decisione di far parlare soltanto il direttore generale nerazzurro la dice lunga.

Colantuono e i giocatori sono infatti saliti sul pullman ultimata la doccia. Sotto accusa il rigore regalato al Torino da Tagliavento, arbitro, udite udite, internazionale. Sul suo clamoroso errore si è espresso, in maniera chiara e netta, anche il giornalista Filippo Grassia nell corso della sua domenicale rubrica dai microfoni della Rai.

Senza il tiro dagli undici metri dell’ex Cerci, staremmo parlando, con ogni probabilità, di uno 0-0 largamente meritato dall’undici atalantino. Sì, perché i nerazzurri avevano sin lì contrastato in maniera egregia avversari che sul proprio campo godevano dei favori dei pronostici.

Pure dopo il gol dal dischetto la reazione dell’Atalanta è risultata convincente visto l’arrembaggio verso la porta granata. Per non citare che, appena prima dello svantaggio, Denis su assist di Bonaventura aveva sprecato un’occassione non da Denis.

Già Denis, schierato a sorpresa al 10’ della ripresa in sostituzione di Livaja. La prova di quest’ultimo, inutile girarci intorno, non ha soddisfatto. La coraggiosa fiducia del mister non è stata, così, ripagata. Ma agli alti e bassi del croato siamo ormai abituati. Naturalmente se ci limitiamo a ricordare il suo innato talento tecnico, siamo portati a concedergli ulteriori chance.

Che altro aggiungere sulla gara in Piemonte? Che purtroppo, in casi del genere, si ripropone il consolidato motto «oltre al danno anche la beffa»: al di là dell’intera posta lasciata al team di mister Ventura, per la gara di domenica prossima, a Bergamo, con il Napoli Carmona e Brivio, verranno fermati dal giudice sportivo perché in diffida. Non ci voleva proprio.

Arturo Zambaldo

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