Atalanta, si riprende col Torino
Un modello da imitare al 100%

Avremmo sicuramente voluto prendere il posto del Torino, avversario sabato 4 aprile alle 15 dei nerazzurri a Bergamo.

In altre parole avremmo desiderato imitarne il percorso sia nella scorsa stagione sportiva sia in quella attuale. La realtà certifica che nel campionato passato il team di Ventura ha raggiunto l’ Uefa (complice i primi guai del Parma) e in quello in corso è ben posizionato (dalla metà in su) in classifica.

Ma c’è di più. Sempre i granata, in Europa, hanno poi egregiamente tenuto il passo smentendo chi, periodicamente, sostiene che per un club dalle rose non adeguate il dazio da pagare è parecchio salato.

Ecco, perché, l’esempio-Torino ci sarebbe piaciuto copiarlo anche a costo di rischiare qualcosa a livello nazionale. Del resto disponevamo alcuni presupposti.

Nel torneo 2013-2014 a porre fine ai sogni di varcare i confini geografici fu l’imprevedibile flop interno con il Sassuolo al termine del fantastico filotto dei sei risultati positivi di fila. Nell’estate che ne è seguita, ad organico confezionato, alzino la mano coloro che non erano stati tentati di alzare l’asticella degli obiettivi.

Poi, ahinoi, ci siamo imbattuti nel tribolato cammino non ancora del tutto raddrizzato. Pazienza al motto che talvolta le ciambelle escono senza il classico buco. Meglio accantonare, quanto meno per il momento, il modello granata (sta viaggiando a 39 punti ed è settimo) ma concentrarsi sulla maniera di fermare i piemontesi sul manto erboso di Bergamo alla ripresa delle ostilità.

Ad esigerlo è l’ulteriore avvicinamento al traguardo-salvezza. Riuscendo ad assicurarsi l’intera posta in palio saliremmo a quota ventinove, l’equivalente di dover aggiungere quattro-cinque punti per allinearci ai nastri di partenza della serie A anche a partire da settembre. Dopodiché riprenderemo a riesaminare con cura e una buona dose di raziocinio il modulo-Torino.

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