Atalanta, un Ko duro da digerire
Ma la Juve è fuori dalla portata

Lo strapotere della Juventus si è toccato con mano allo stadio «Azzurri d’Italia». A farne inesorabilmente le spese l’Atalanta al pari delle precedenti quattordici squadre che l’avevano affrontata. Non a caso nelle 17 gare sin qui disputate i bianconeri hanno concesso agli avversari soltanto quattro punti.

Lo strapotere della Juventus si è toccato con mano allo stadio «Azzurri d’Italia». A farne inesorabilmente le spese l’Atalanta al pari delle precedenti quattordici squadre che l’avevano affrontata. Non a caso nelle 17 gare sin qui disputate i bianconeri hanno concesso agli avversari soltanto quattro punti, figli di una sconfitta e di un risultato di parità. Il suo margine di cinque lunghezze sull’immediata inseguitrice Roma induce a pensare che per la terza stagione consecutiva lo scudetto rimarrà a Torino.

Evidenziare queste invidiabili cifre ci portano a valutare più ragionevolmente e non in maniera emotiva, il poker di reti infilato nella porta di Andrea Consigli. A meno che, di colpo, si voglia alzare l’asticella rispetto all’obiettivo-salvezza più volte dichiarato dal presidente Antonio Percassi e avallato da mister e giocatori. In altre parole prendere spunto dalla scoppola di domenica per soffermarsi su pregi e difetti della squadra in chiave futura non ci trova d’accordo. Se l’Atalanta fosse stata surclassata come nel secondo tempo di domenica da formazioni di media-bassa classifica allora sì che ci sarebbe da suonare energicamente il classico campanello d’allarme. Vale la pena ricordare che appena la settimana prima i nerazzurri erano rientrati da Genova, oltre che con la meritata suddivisione della posta in palio con una prova del tutto convincente.

Se mai da rimpiangere sono i flop di Livorno, di Sassuolo e sempre di Marassi ma con la Sampdoria. Terzetto, sulla carta abbordabile, che nel girone di ritorno dovrà, comunque, regolare i conti con il nostro fattore campo. Noi continuiamo a respingere gli allarmismi che puntualmente provengono da più parti specie l’indomani di prestazioni negative guardando e riguardando la graduatoria. I quattro punti che ci separano dalla zona rossa valgono si o no un tesoretto piuttosto rassicurante?. Certo, dopo la sospensione per le festività di Natale ci attende la temibile trasferta di Milano contro un Milan che, però, è appena sopra di noi. Successivamente, nell’ultima di andata ospiteremo il fanalino di coda Catania. Oggi come oggi ci mancano due punti per raggiungere quota 20 a metà del percorso. E da sempre il doppio del bottino, a fine campionato, garantisce la permanenza nella massima serie.

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