Baselli, Bonaventura e Consigli:
figli di Zingonia sul piede di partenza

Europa (più no che sì visti gli ultimi risultati e la classifica) a parte prepariamoci a un mercato scoppiettante in casa atalantina. L’anticipata salvezza ha agevolato il compito di Pierpaolo Marino, come sempre vigile sui movimenti del calcio italiano.

Europa (più no che sì visti gli ultimi risultati e la classifica) a parte prepariamoci a un mercato scoppiettante in casa atalantina. L’anticipata salvezza ha agevolato il compito di Pierpaolo Marino come sempre vigile sui movimenti e trattative del calcio italiano e internazionale.

Non è da ieri che il direttore generale stia ricevendo richieste per i tre gioielli, tutti figli di Zingonia, Baselli, Bonaventura e Consigli (in doveroso e rigoroso ordine alfabetico). Gli stessi procuratori del terzetto lanciano da tempo messaggi di «uscita» per i loro assistiti.

Se Bonaventura e Consigli non hanno fatto le valigie già la scorsa estate è solo perché le rispettive valutazioni sono state ritenute insufficienti dal club nerazzurro. Con il senno di poi caso la nostra dirigenza ha visto bene perchè le quotazioni di entrambi, nel corso del corrente campionato, sono lievitare eccome.

Per i due, infatti, si è aperta un’asta tra società che vanno per la maggiore, tra le quali Fiorentina, Roma e Juventus. Quest’ultima vorrebbe inserire seriamente nelle trattative Baselli. Una cosa è certa: dalla cessione del pregiato terzetto (Baselli potrebbe, comunque, rimanere a Bergamo in prestito per un altro anno) le casse dell’Atalanta si gonfierebbero un bel po’.

Ma attenzione: parte del ricavato verrebbe, subito, reinvestito per sopperire alle importanti partenze. In tal caso pare pressoché scontato che gli stessi acquirenti girino ai nerazzurri pedine affidabili o se si preferisce non di secondo piano. E qui starà all’esperienza e al fiuto del citato Marino di ottenere contropartite di sicuro affidamento. Ci risulta, poi, che altri preziosi di famiglia, da Denis a Cigarini, da Moralez al rivalutato De Luca, rimarranno a disposizione del confermatissimo Colantuono.

Aggiungiamo, infine, che risponderanno di nuovo all’appello Sportiello, Bellini, Stendardo, Benalouaone, Estigarribia, Nica, Raimondi (tanto per citarne alcuni) e i rientranti dai vari prestiti Capelli, Marilungo e un paio di giovani sparsi nelle serie inferiori. Prepariamoci, invece, al definitivo addio di Ljvaia il cui talento è, da sempre, riconosciuto all’unanimità: nemmeno gli ultimi tentativi di un suo reinserimento stanno dando gli esiti sperati.

Arturo Zambaldo

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