Basket, Bartocci: «Grazie Bergamo»
Lo attende un contratto a Torino

«Devo a Bergamo se approdo in una piazza baskettara blasonata come Torino. La dirigenza piemontese ha apprezzato il lavoro svolto da voi con valore aggiunto la storica salvezza raggiunta in dirittura d’arrivo quando ci davano inesorabilmente spacciati. Certo, mi spiace molto andarmene ma umanamente e professionalmente parlando non potevo proprio rifiutare la stimolante proposta».

Queste le parole a caldo di Ferencz Bartocci, 50 anni, marchigiano, ingaggiato la scorsa estate dal patron Massimo Lentsch per portare esperienza e adeguata operatività al club cittadino coinciso con l’ingresso della squadra in serie A2. «Mi auguro – ha detto ancora Bartcci- che l’ambizioso progetto del presidente di fare un ulteriore passo avanti nel panorama del pallone a spicchi nazionale nel giro di tre anni non venga meno. Al tempo stesso auspico continuità alla squadra sul territorio respingendo le richieste di alcuni club per acquisire il diritto sportivo».

Già il rischio di cessione della società fuori provincia è, purtroppo, sempre motivo di apprensione. Comprensibile lo sfogo di Lentsch di «mollare tutto» pubblicato sulla nostra edizione cartacea alla notizia dell’ addio di Bartocci. Ci sembra, comunque, eccessivo che la perdita, anche se importante, di un direttore generale faccia saltare un disegno fortemente voluto e lodevolmente elaborato nei particolari dallo stesso numero uno del sodalizio locale. Del resto il detto «nessuno è insostituibile» regge parecchio in materia. Sappiamo che già un paio di addetti ai lavori si sono subito candidati a ricoprire l’importante ruolo. Bartocci si recherà a Torino in giornata per firmare l’allettante contratto triennale predisposto nei dettagli 24 ore or sono. Buon lavoro!

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