Di Francesco non si accontenta
«Dobbiamo diventare più cinici»

Un punto che allunga a cinque gare la striscia positiva ma Eusebio Di Francesco non si accontenta. Il Sassuolo poteva battere l'Atalanta ma è venuta meno una certa incisività negli ultimi metri che il tecnico rimprovera ai suoi.

«Nel primo tempo siamo stati bravi a uscire fuori con giocate importanti ma abbiamo cercato il tiro dalla distanza che non mi fa impazzire - l'analisi a fine gara -. Nel secondo siamo stati molto bravi nei primi 20 minuti, abbiamo creato loro delle difficoltà ma siamo stati meno bravi nel concretizzare sotto porta, lì dobbiamo crescere e migliorare».

L'allenatore dei neroverdi rivendica il fatto di aver «cercato di vincere fino alla fine ma certe partite poi rischi anche di perderle: l'Atalanta ha avuto una sola occasione ed è stata pericolosa», il riferimento al palo di Raimondi. Mentre per quanto riguarda qualche fischio arrivato dagli spalti, Di Francesco liquida la cosa così: «Non penso che ce l'avessero coi ragazzi, magari qualche contestazione era legata a qualche decisione arbitrale. Il gioco è stato molto spezzettato, spesso i giocatori erano a terra e questo non ha aiutato lo sviluppo, chi voleva fare la partita come volevamo noi».

Adesso c'è la sosta «ma noi continueremo a lavorare come abbiamo fatto l'ultima volta. Non ci saranno i nazionale ma la metodologia di lavoro resta la stessa. Dobbiamo lavorare per essere più determinati sotto porta, creaimo situazioni importanti e dobbiamo essere più determinati nel chiudere l'azione. Contro squadre chiuse come oggi l'Atalanta possono capitare solo 2-3 occasioni in cui fare gol e dobbiamo essere più cinici».

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