Figli di Zingonia, la «Top 11»
potrebbe puntare alla Champions

Immaginatevi una squadra interamente formata dai ragazzi cresciuti nel vivaio. È il sogno di tanti atalantini, una sorta di Atlhletic Bilbao nostrana, in questo caso fatta solo da calciatori made in Zingonia. A Favini brillerebbero senz’altro gli occhi.

Immaginatevi una squadra interamente formata dai ragazzi cresciuti nel vivaio. È il sogno di tanti atalantini, una sorta di Atlhletic Bilbao nostrana, in questo caso fatta solo da calciatori made in Zingonia. A Favini brillerebbero senz’altro gli occhi.

Dove potrebbe arrivare una formazione con Montolivo in cabina di regia, Bonaventura alle spalle di Pazzini e Zaza, con una riserva di lusso come Gabbiadini? Magari non lotterebbe per lo scudetto, ma un posto in Europa potrebbe anche contenderlo agli squadroni.

A mercato chiuso e a bocce ferme, si può anche provare a costruire una squadra formata da calciatori cresciuti nell’Atalanta che quest’anno giocano nel massimo campionato italiano. Una Top 11 di serie A con i ventidue figli di Zingonia sparsi su e giù per lo Stivale. Già, ventidue, ne verrebbe anche una rosa completa se non ci fosse sovrabbondanza di portieri.

L’Atalanta continua a sfornare talenti. E nel numero non è conteggiato Zappacosta perché è arrivato a Bergamo già grande per giocare in Primavera, ma nemmeno Biraghi che invece è andato via quando era ancora bambino. Ma chi sono i migliori?

Tutto su L’Eco di Bergamo del 5 settembre

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