Gasp: io all’estero? Ora non ci penso più
«Conti mi ricorda il giovane Tardelli»

Gian Piero Gasperini non andrà mai a lavorare all’estero. Lo ha detto lui stesso ai microfoni di «Radio anch’io sport».

«Da tempo ho fatto questa scelta» ha spiegato, aggiungendo «mi attirava l’Inghilterra. Ma alla fine credo che l’Italia offra una qualità della vita superiore a quella che c’è all’estero, e supera i guadagni e il resto. Il nostro Campionato non ha nulla da invidiare agli altri, e lo dimostra quanto sta accadendo in queste ultime giornate con il Campionato ancora aperto sia per lo scudetto, sia per le coppe europee e la retrocessione».

Gasp dà un giudizio anche sull’Inter, con cui ebbe un’esperienza non proprio felice: «Ad un certo punto si pensava dovesse giocare per la Champions. È un modello che da diversi anni non produce i risultati migliori, forse si basa più sui calciatori, sulle individualità, che non sulla squadra». A questo punto della sua carriera, diventa difficile pensare di coronare il «sogno» di un suo ritorno alla Juventus: «Questa cosa mi ha accompagnato nella mia carriera, creandomi quasi delle difficoltà. Ho fatto sempre il settore giovanile nella Juve ma ho sempre avuto questa etichetta. Non ci penso più, ci sono state delle opportunità e se non sono andate in porto significa che non era questa la strada. Sono felice di essere a Bergamo, dove c’è la possibilità di allenare al meglio».

Gasperini si trova così bene a Zingonia che ha rinnovato sino al 2020 . E in radio parla anche dei «suoi ragazzi»: Papu Gomez «simbolo dell’Atalanta di quest’anno, Conti la rivelazione, mi ricorda il giovane Tardelli. Sono stati tutti molto bravi -ha detto -. Gomez è stato l’uomo simbolo, ha fatto un campionato da giocatore importante, da fuoriclasse internazionale».

Quanto alle voci di mercato che danno proprio Gomez oltre a Kessie in partenza, Gasperini prima scherza («se vanno via non possiamo più essere competitivi») poi sottolinea che «l’Atalanta ha la necessità di concretizzare per rinforzarsi. Il presidente Percassi quel che incassa poi lo investe, per lo stadio, per le strutture giovanili, per la squadra. Non credo che l’Atalanta verrà smantellata, anzi le eventuali cessioni saranno utili per rinforzare la squadra».

Non manca un commento sull’Europa: «L’anno prossimo l’Atalanta guarderà all’Europa League con priorità rispetto al Campionato - ha detto -. Intanto stiamo cercando di arrivare in Europa direttamente nella fase a gironi, senza passare per i preliminari».

«Sappiamo - ha proseguito il tecnico - che è una competizione molto difficile, con squadre forti, dove si va fuori non perchè la si snobba ma per demerito. Noi ci presenteremo per fare il meglio possibile e essere competitivi».

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