Gasp: «Lazio e City, l’Atalanta è pronta
Muriel ha superato i problemi, Ilicic c’è»

«Non so se “adèss adòss” sia lo slogan giusto, sicuramente la Lazio è un avversario di prestigio». Alla vigilia della partita contro i biancocelesti e dopo il «mola mia» riservato ai giovani tifosi giovedì sera a Oriocenter, Gian Piero Gasperini torna a usare il dialetto dei bergamaschi che l’hanno adottato (è cittadino onorario di Bergamo).

La Lazio inaugura la seconda serie di sette partite in tre settimane per l’Atalanta al rientro dalla pausa per le nazionali, tra cui la trasferta-clou di Champions League a Manchester, ma a Zingonia non si respira preoccupazione: «Ripartire subito bene è importante: i nazionali sono tornati a giorni alterni, ma lo spirito è molto forte e siamo pronti», è la premessa di Gian Piero Gasperini. Alle prese con un cruccio non da poco, l’infortunio del bomber Duvan Zapata, lesionatosi l’adduttore destro nell’amichevole della Colombia col Cile sabato scorso ad Alicante: «Le soluzioni alla sua assenza sono Gomez-Ilicic con Malinovskyi dietro oppure Muriel e Ilicic davanti. Ma non perdiamoci su questioni di formazione o su ipotetici cambi di modulo: non è che se manca Duvan allora debbano esserci novità anche sul nostro modo di giocare», è il monito dell’allenatore nerazzurro.

Terzo in campionato e ancora al palo in Europa, ma consapevole che la bella avventura è solo all’inizio: «Finora proponendo il nostro calcio abbiamo sempre prodotto ottime prestazioni e la nostra intenzione è replicarle – rimarca –. La Lazio è un avversario prestigioso, ma quando ti accosti a una striscia del genere ti sembra tutto difficile e complicato: non sono in discesa nemmeno l’Udinese e il Cagliari in casa». Dietro, a protezione di Gollini, probabile riposo per Toloi e Masiello con la proposizione del terzetto Djimsiti-Kjaer-Palomino; sui lati Hateboer e Gosens con Castagne in caldo per la coppa; Pasalic in mezzo con De Roon (Freuler pronto per l’Etihad Stadium) e dalla cintola in su si vedrà: «Muriel ha superato le tre settimane in cui ha avuto qualche noia dopo un’ottima partenza, tra il ginocchio e la tonsillite. Nonostante sia rientrato da poco dalle due amichevoli con la Colombia, l’ho visto bene. Ilicic sta bene, che abbia giocato due volte su due novanta minuti nella Slovenia non incide negativamente. Ma quando si parla di alternative, si parla di gente che fin qui ha praticamente sempre giocato: all’inizio o a partita in corso mi pare che anche Malinovskyi abbia giocato otto volte su nove».

Il Gasp nega che l’anticipo del sabato sia la rivincita della finale di Coppa Italia del 15 maggio scorso: «Ogni impegno ha una storia a sé, il contesto e il contorno non saranno gli stessi. Siamo all’ottava giornata di un campionato che riserva molti scontri duri all’insegna dell’equilibrio. Abbiamo molte trasferte ma non ci spaventano: restiamo concentrati sulla nostra stagione». E ancora, ripassando il dialetto bergamasco da cittadino onorario di Bergamo, aggiornando il «mola mìa» (non mollare mai, ndr) di venerdì sera rispondendo ai giovani tifosi a Oriocenter: «Non so se “adèss adòss” sia lo slogan giusto, sicuramente la Lazio è un avversario di quelli duri, con cui abbiamo sempre dato vita a sfide appassionanti», sottolinea il tecnico.

Sulle scelte, in ogni caso, non inciderà la parentesi di calcio internazionale appena chiusa, su cui Gasperini si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Stavolta qualcuno dei nazionali ha giocato un po’ meno (Freuler; Pasalic e Gollini nemmeno 1 minuto), ma a parte Zapata nessuno ha avuto problemi. Trovo le nazionali di poco interesse e con poco seguito in questo periodo: le nazionali che interrompono i campionati non raccolgono il mio gradimento. Anche sotto l’aspetto tecnico».

E per la trasferta a Roma contro la Lazio di sabato 19 ottobbre alle 15, la Questura della Capitale ha emesso le misure di sicurezza e le informazioni utili per raggiungere lo stadio per i tifosi nerazzurri.

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