Gasperini dà la carica: stiamo bene
«Con la Roma la gara sarà alla pari»

Gian Piero Gasperini e la sua Atalanta si accingono ad affrontare otto giorni cruciali tra Roma, Valencia e Sassuolo, ma il tecnico non vuol sentire parlare di fatica o turnover.

Gian Piero Gasperini e la sua Atalanta si accingono ad affrontare otto giorni cruciali tra Roma, Valencia e Sassuolo, ma il tecnico non vuol sentire parlare di fatica o turnover: «Tra serie A e Champions League abbiamo tre partite, ma ne ha fatte altrettante cavandosela benone anche il Verona, col recupero con la Lazio in mezzo a Milan e Juventus. Ho sempre detto che nei trittici non c’è un problema fisico». Sulla formazione, dunque, nessuna anticipazione, salvo lo scontato rientro di De Roon, squalificato a Firenze, mentre le possibili alternative sono Caldara a Djimsiti dietro e Malinovsky a uno dei tre tenori Gomez, Ilicic e Zapata in vista del clou di mercoledì 19 febbraio a San Siro: «Chiunque giocherà ha comunque una buona dote di presenze e minutaggi, i titolari non solo undici. Non so cosa si intenda per turnover: si chiama così quando ne riposano due, tre o quattro?».

Il Gasp arriva quasi a negare che quello del Gewiss Stadium nell’anticipo serale (si gioca sabato 15 febbraio alle 20.45) sia il barrage per il quarto posto: «La Roma è la concorrente più diretta in questo momento, che per noi è positivo e per l’avversario di turno meno anche se il valore resta – riflette –. Non esistono gare decisive quando ne mancano 15 alla fine di un campionato così equilibrato: inseguire un obiettivo non richiede fretta. Io, almeno, non ne ho. E non è vero che preferisco affrontare squadre che giocano a viso aperto piuttosto che quelle che si chiudono: se fanno gioco vuol dire che sono forti. Come la Roma».

Forte dei 3 punti di vantaggio (42 a 39) e del miglior attacco della massima serie (61), l’allenatore nerazzurro si sofferma sul gruppo di Paulo Fonseca: «Anche l’attacco giallorosso è da squadra di valore e completa, oltre a Dzeko sono almeno in sette. Negli anni scorsi è stata a lungo al secondo e al terzo posto, due anni fa era in semifinale di Champions League ed è sempre attrezzata per l’Europa. Dal nostro 2-0 all’andata siamo cambiate entrambe. Non cambia che troviamo nostri giocatori dappertutto: non c’è Cristante, ci sono Mancini, Spinazzola, Ibañez, Zappacosta che non era mio, Perotti che ho avuto al Genoa... Tutti quelli che se ne sono andati ci hanno comunque dato tanto. Ma solo quel “lazzarone” di Petagna ci castiga sempre». Una battuta per tornare sui passi falsi casalinghi: «Non rimuginerei sulle occasioni perdute con la sconfitta con la Spal e il pari col Genoa. Abbiamo vinto su campi difficili come Torino e Firenze. E stiamo benissimo».

Gasperini sa che la partita vera si gioca nell’andata dell’ottavo di finale: «Raggiungere i quarti di coppa sarebbe un gran risultato e ci pensiamo eccome. Sarebbe un grande salto di qualità. Però la via maestra per restare in Europa è sempre il campionato». Infine, sul Var a chiamata per le panchine anticipato giovedì dal comunicato Figc: «Se ce lo concedono ne farò uso, ma sono contrario. Mi sembra una caciara, ci sono già interruzioni lunghe. Gli arbitri sono tanti, vadano a vedersi da soli tutti gli episodi e si mettano d’accordo: se io sono a 70 metri cosa posso vedere?».

Torna «TuttoAtalanta diretta stadio» sabato 15 febbraio su Bergamo Tv. A partire dalle ore 20 e fino alle 23,30 il conduttore Fabrizio Pirola ospiterà in studio l’ex attaccante nerazzurro Fausto Rossini e l’ ex arbitro Attilio Belloli. Carlo Canavesi seguirà le fasi della sfida con la Roma. Dallo stadio di Bergamo Arturo Zambaldo e Matteo De Sanctis interverranno con collegamenti prima, nell’intervallo e dopo la partita. Al termine del match interviste agli allenatori Gian Piero Gasperini e Paulo Fonseca e ai giocatori. BergamoTv si riceve sul canale digitale terrestre 17.

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