Gasperini replica al Valencia
«Polemica molto offensiva»

Gian Piero Gasperini replica al Valencia che ha accusato il tecnico dell’Atalanta di comportamento poco responsabile alla luce della positività al Covid riferibile all’epoca del match tra i bergamaschi e l’Atalanta.

«È una polemica veramente molto offensiva: so di aver rispettato i protocolli, sono stato in quarantena come tutti: non ho fatto i tamponi, quando a maggio abbiamo fatto i sierologici ho scoperto di aver contratto il virus». Gian Piero Gasperini replica così al Valencia che ha accusato il tecnico dell’Atalanta di comportamento poco responsabile alla luce della positività al Covid riferibile all’epoca del match tra i bergamaschi e l’Atalanta.

«È stato un periodo in cui ho avuto dei malesseri, ma mai febbre o problemi polmonari di alcun tipo - le parole di Gasperini a Skysport -. Quando sono partito da Bergamo stavo bene, suppongo sia stato quello il periodo. Però la polemica è offensiva e brutta».

Intanto Gasperini pensa alle prossime partite. Riannodare il filo non sarà semplice ma l’Atalanta vuole ripartire da quella notte magica al Mestalla. Il 10 marzo scorso la squadra bergamasca conquistava nel silenzio dello stadio spagnolo una storica qualificazione ai quarti di Champions, poi lo stop a causa di quel coronavirus che ha messo in ginocchio Bergamo e poi via via tutto il Paese, il lungo lockdown e la lenta riapertura che vedrà ripartire anche il campionato di serie A.

Per i nerazzurri 13 partite in 42 giorni «ma gli stimoli saranno molto forti - garantisce Gian Piero Gasperini sempre ai microfoni di Sky Sport -. Stavamo vivendo una stagione entusiasmante che è stata spezzata da una tragedia mondiale, che ha riguardato Bergamo e Brescia in particolare» ha detto e ha continuato: «Le nostre motivazioni sono fortissime ma anche il livello degli avversari sarà sempre più alto. Il campionato sarà in questo senso un test fondamentale, dobbiamo almeno cercare di mantenere la posizione che abbiamo perché ci consentirebbe di fare la Champions anche il prossimo anno».

Il legame con Bergamo è sempre «molto forte», Percassi sogna per Gasperini un contratto a vita «ma i contratti a vita nel calcio non esistono. Sicuramente c’è la volontà di continuare a vivere un momento che si è interrotto fra dolori, lutti e migliaia di morti, e ora stiamo tutti cercando di ripartire. Una grande festa con la città di Bergamo? Speriamo, vorrebbe dire che è ripartito un po’ tutto. Ci vorrà del tempo, auguriamoci che questo maledetto virus venga debellato».

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