Gimondi, i ragazzi del Team Bianchi
«Guardaci, correremo per te»

Hanno scritto una lettera. Ghirotto: «Sogno una squadra che si chiami Gimondi». Parsani in lacrime.

«È difficile dirti addio, Presidente. L’ultima volta al nostro fianco in campo gara è stata in Val di Sole, per la prova italiana della Coppa del Mondo. Come sempre, ci hai dato quella spinta, quel qualcosa in più: anche senza dire una parola, non puoi non essere ispirato da un campione vero e da un modello come Felice Gimondi. Ci hai lasciato all’improvviso e ci hai lasciato senza parole. Ci sei sempre stato, non possiamo credere che non ascolteremo più la tua voce. È impossibile esprimere quanto hai significato per ciascuno dei membri di questa famiglia in 30 anni di storia. Addio, Presidente. Continua a guardarci, ovunque sei. Noi correremo per te». Queste sono le parole scritte dai ragazzi del Team Bianchi Countervail (mountain bike), parole che arrivano dritte al cuore.

Con commozione il team manager Massimo Ghirotto dice: «Il nostro Presidente è stato un grande esempio, un punto di riferimento. Lui voleva le cose fatte bene, si fidava di me ed io di lui. “Pota, fa te” era la frase che mi ripeteva spesso. In Val di Sole ci ha onorati della sua presenza accompagnato dal fratello Alessio e ci ha detto parole che non dimenticheremo mai. Non si finiva mai di conoscerlo, continuava ad alzarci l’asticella, era un uomo infinito. La squadra diceva sempre che era la sua seconda famiglia».

Tra la folla di gimondiani (si stima che martedì 20 agosto a Paladina ci fossero circa 2.500 persone ai funerali), tanta commozione. Anche l’ex professionista Serge Parsani non riesce a trattenere la lacrime.

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